Gli spazi milanesi della Lisson Gallery sono dedicati alla presentazione di lavori creati da John Latham nel corso di 40 anni, e che rivelano le profonde riflessioni dell'artista sulla tematica umana. Latham concepiva il proprio lavoro come un articolato e complesso sistema che trova, da una parte, espressione visiva nei book reliefs (dipinti che incorporano libri), negli assemblage, nei film e nelle performance e, dall'altra, forma teorica nelle riflessioni concettuali e negli scritti dell'artista.
Fondata sulla Teoria Quantistica, la ricerca teorica di Latham ha come obiettivo primario il superamento della tradizionale distinzione tra materia e coscienza. Latham sostiene l'esistenza di un sistema onnicomprensivo, che ha la capacità di descrivere ogni cosa nell'Universo – tanto gli oggetti inanimati quanto gli esseri viventi – come eventi dalle precise caratteristiche time-bases (intervalli temporali), concetto che l'autore elabora nella "Time-Base Theory". Un tipo particolare di soggetto umano, definito da Latham come "Observer" (osservatore), "Reflexive Intuitive Organism" (organismo riflessivo intuitivo) e successivamente come "Incidental Person" (persona incidentale), è posto al centro dell'intero sistema.
Latter Day Observer (1963) si riferisce a una serie di opere realizzate da Latham tra il 1959 e il 1960, intitolate Observer Reliefs e ispirate al romanzo di Dostoyevsky I fratelli Karamazov. I tre fratelli – Mitya, Ivan e Alyosha – rappresentano per Latham i differenti stati o livelli dell'esistenza umana. Mentre Mitya e Ivan incarnano rispettivamente lo stato istintivo e quello razionale, Alyosha ricopre un ruolo particolarmente significativo ed è espressione stessa dello stato "Reflective – Intuitive", di raffinatezza e di abilità nel porre riflessione e intuizione al di sopra della ragione.
Latham sostiene l’esistenza di un sistema onnicomprensivo, che ha la capacità di descrivere ogni cosa nell’Universo – tanto gli oggetti inanimati quanto gli esseri viventi – come eventi dalle precise caratteristiche 'time-bases' (intervalli temporali), concetto che l’autore elabora nella “Time-Base Theory”.
Latham ha spesso esposto, insieme alle sue tele, riproduzioni della fotografia aerea originale dei "bings". Questa prospettiva, negata all'essere umano sulla Terra, è riutilizzata nel film in 16 mm Erth (1971) realizzato da Latham e presentato qui in formato video.
John Latham / Lee Ufan
10 febbraio 2012 – 16 marzo 2012
Lisson Gallery Milan
Via Zenale 3, Milano
