Das Haus, la casa ideale di Doshi Levien

Nipa Doshi ci guida tra le stanze della sua casa ideale, profondamente urbana e organica, realizzata per la fiera del mobile di Colonia

Invitati dalla fiera di Colonia a realizzare la loro casa ideale, Nipa Doshi e Jonathan Levien hanno optato per un sogno concreto. "Era della massima importanza che la casa facesse parte di un tessuto urbano denso e popolato, un tessuto misto fatto di negozi, laboratori, residenze, mercati, vie popolate come quelle di Roma, Shanghai, Tokyo o Mumbai", mi spiega Nipa Doshi. Il risultato è una casa che la designer di origine indiana definisce "cresciuta in modo organico". E che rispecchia l'approccio della coppia al progetto.

Nipa e Jonathan hanno aperto il loro studio nel 2000 a Londra, in un vecchio magazzino di Shoreditch. E il loro lavoro fin dall'inizio ha esplorato l'incrocio di diverse culture, da sempre in bilico tra tecnologia e narrazione, disegno industriale e raffinato artigianato. Das Haus è stata dunque anche l'occasione di ridefinire la tradizionale suddivisione dello spazio domestico, strutturando la casa non più in stanze, ma piuttosto in zone funzionali: per mangiare, cucinare, dormire, lavorare, socializzare... Dove ogni parte è connessa alle altre, aperta a idee e punti di vista diversi.

Sembra una casa piena di memorie.
Sì, è piena di memorie, reali o immaginate, di spazi dove siamo stati e di spazi dove vorremmo essere. In un certo senso è un po' guardare indietro, ma anche verso il futuro. Quando abbiamo cominciato a progettare lo spazio interno, siamo partiti dalle dinamiche sociali di uno spazio domestico e il nostro obiettivo era quello di sfidare i limiti dei diversi spazi della casa. Così più che pensare alle stanze e agli ambienti, ci siamo concentrati sulle diverse attività presenti in una casa: dormire, mangiare, cucinare piuttosto che camera da letto, cucina…
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. La zona ingresso
Doshi Levien: Das Haus. La zona ingresso
Volevamo giocare con l'idea tradizionale del collegamento tra diversi ambienti e tra un'attività e l'altra. L'esterno della casa è il risultato del progetto dello spazio interno. E questo non significa avere all'interno soltanto oggetti utili. Volevamo rendere davvero fluide le relazioni tra le diverse attività all'interno della casa. Per esempio, prendiamo il soggiorno, un luogo dove prendere un tè e dare il benvenuto agli ospiti. Allo stesso tempo, il soggiorno è collegato alla stanza da letto che comunque non serve soltanto per dormire, ma durante il giorno potrebbe diventare una piattaforma di socializzazione, per ricevere gli amici e la propria famiglia.
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. Alcuni dettagli dello spazio cucina
Doshi Levien: Das Haus. Alcuni dettagli dello spazio cucina
Come avete selezionato gli oggetti presenti nella casa?
Alcuni di questi pezzi si trovano a casa nostra, per esempio il divano Marshmallow, il letto invece è nuovo ed è un progetto che abbiamo fatto per noi stessi. È forte quest'idea di mostrare gli oggetti per goderne, piuttosto che nasconderli in un armadio. Anche il tavolo è pensato come un elemento di socializzazione e il letto, con i tessuti Moroso, non è pensato soltanto per dormire. Al centro della casa c'è un cortile. In questo modo, quando ci si trova in una stanza qualunque si ha la percezione dello spazio esterno. C'è un armadietto da bagno inserito nel contesto di una camera da letto. Ancora una volta, abbiamo cercato di spingere in là i confini di prodotti legati a un ambiente piuttosto che a un altro. L'idea è che alla mattina sia possibile prendere una tazza di tè seduti su una panchina guardando verso il cortile esterno. La capacità di un arredo di creare uno spazio è la cosa che più ci interessava indagare. Ci piaceva anche l'idea di una zona per il benessere all'interno della casa. E per questo non c'è bisogno di arredi particolari, basta sedersi e rilassarsi. Abbiamo previsto una sorta di spazio benessere in bagno con la spa che abbiamo disegnato per Glas Idromassaggio. L'idea di benessere è collegata anche a quella di materialità: vapore, doccia con luci, aromaterapia. Lo spazio bagno si collega direttamente a quello della cucina, attraverso una serie di spezie da applicare sul corpo, secondo i principi dell'Ayurveda.
Quando abbiamo cominciato a progettare lo spazio interno, siamo partiti dalle dinamiche sociali di uno spazio domestico e il nostro obiettivo era quello di sfidare i limiti dei diversi spazi della casa
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. In soggiorno, il divano disegnato per Moroso
Doshi Levien: Das Haus. In soggiorno, il divano disegnato per Moroso
Come si collegano le stanze allo spazio esterno?
L'idea di base è che in qualunque stanza ti trovi, puoi guardare vero il cortile centrale. Abbiamo anche disegnato una parete che crea una relazione tra divano, soggiorno e lo spazio per cucinare. Questa invece è la faccia pubblica della casa, dove vendiamo gli oggetti, quasi l'idea di un negozio con i prodotti che abbiamo realizzato con Authentics. Nel cortile esterno abbiamo messo un vero divano, l'idea è quella di sedere all'esterno e godere dello spazio e della vista. Le luci sono un progetto per il negozio Camper di Roma.

Avete mescolato culture diverse, perché?
Penso che ogni parte del mondo abbia oggetti che possono essere una vera fonte d'ispirazione. Vai in India, per esempio, e vedi la cultura della strada, i colori, vedi quanto le persone sono aperte. Quando vai in Italia vedi i bellissimi cortili, la vegetazione mediterranea. Abbiamo cercato di portare qui il meglio di culture diverse.
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. Sulla sinistra, il tavolo disegnato per la galleria berlinese Stilwerk Limited Edition
Doshi Levien: Das Haus. Sulla sinistra, il tavolo disegnato per la galleria berlinese Stilwerk Limited Edition
Ci sono anche alcuni pezzi disegnati specificamente?
Sì, un tavolo disegnato per la galleria tedesca Stilwerk Limited Edition formato in realtà da due tavoli che si combinano per offrire uno spazio dove riunire la famiglia. Il piano è fatto di Terrazzo e marmo. E poi il tavolo da toilette che abbiamo sviluppato insieme a BD Barcelona. Ancora una volta l'idea è di avere in bella vista gli oggetti più preziosi. Le cose, che abbiamo raccolto in giro per il mondo, raccontano la nostra storia: vanno mostrate per poterne godere.
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. Il cortile centrale con, sullo sfondo, il divano disegnato per Moroso
Doshi Levien: Das Haus. Il cortile centrale con, sullo sfondo, il divano disegnato per Moroso
Tre anni fa sei diventata mamma, come è cambiato il tuo modo di progettare?
Credo che questo mi abbia resa più concentrata come persona, e di sicuro più prolifica come professionista.

State lavorando a nuovi progetti in vista del Salone?
Stiamo lavorando con Moroso con il quale lanceremo un nuovo progetto e con BD Barcelona.
Doshi Levien: <i>Das Haus</i>. Sullo sfondo, il mobile da toeletta disegnato per BD Barcelona
Doshi Levien: Das Haus. Sullo sfondo, il mobile da toeletta disegnato per BD Barcelona
L'esterno di Das Haus, alla Fiera di Colonia
L'esterno di Das Haus, alla Fiera di Colonia

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