Un comitato scientifico composto da esperti d'arte contemporanea e di comunicazione ha selezionato venti artisti, che hanno presentato le proprie opere create per l'evento "Living in Lift".
Agli artisti — tra cui Tea Giobbio, Ito Fukushi e i giovani Massimo Spada e Francesca Ferreri che sono presenti alla Biennale di Arte Contemporanea in corso a Venezia — è stato chiesto di proporre un'interpretazione attraverso fotografie, video-arte e arte oggettuale, con uno sguardo inedito su questi 'luoghi non-luoghi', spesso percepiti come spazi anonimi e freddi e che, invece, nascondono sorprendenti potenzialità espressive.
In quasi tutte le opere lo spazio dell'ascensore è occupato da figure umane, concrete o evanescenti: una donna inginocchiata, raccolta in preghiera, volti e silhouette di uomini e donne che si riflettono nel metallo lucido della cornice o del vano di un ascensore, oppure momenti brevissimi catturati dalla lente del fotografo in cui si vedono persone o angeli entrare o uscire da una cabina. Il gioco della luce e i tagli particolari delle immagini contribuiscono all'evocazione dell'ascensore come uno spazio misterioso, via d'accesso a mondi diversi, anche se sempre strettamente legati alla vita umana.
