Una lettera da e per Naoto Fukasawa

Pochi giorni fa ho ricevuto una lettera da Naoto Fukasawa che ci avvertiva che quest'anno non lascerà Tokyo per partecipare al Salone.

C'è una parola giapponese, derivata dalla dottrina taoista, che indica "lo stare semplicemente seduti". Shikantaza è lo stato della mente che puramente (shikan) rimanendo seduto (za) colpisce (ta). È un esercizio di concentrazione, un training di com-prensione reale di sensazioni e sentimenti, senza reprimerli e senza rincorrerli. Shikantaza è la pratica dell'immediatezza del fare che ritorna all'essere e si siede, semplicemente.

Pochi giorni fa ho ricevuto una lettera da Naoto Fukasawa che ci avvertiva che quest'anno non parteciperà al Salone. Il suo studio, la sua famiglia e gli amici stanno bene, ma lui non intende lasciare Tokyo: "Non c'è molto che io possa fare come singolo per il mio Paese, ma il minimo che posso offrire è la mia presenza qui, vicino ai miei familiari, ai ragazzi, alle scuole, al lavoro e soprattutto vicino alla mia città. Stare qui e prepararci per quello che ancora ci è sconosciuto ma potrebbe accadere".

Tra le tante reazioni al dramma che lo scorso 11 marzo ha colpito il Giappone, tra le movimentazioni, le comunicazioni, le azioni che stanno seguendo vicine e lontane, quella di Naoto è una risposta silenziosa, immobile, assoluta. Anzi, è una non risposta, come corrispondenza esatta e anticipata con una non domanda. Quella di Fukasawa è l'assenza da citare in mezzo a tutti gli ospiti e gli avvenimenti che animeranno quest'altro rutilante Salone; la consapevolezza di una presenza altrove, preparata "a quello che potrebbe accadere".
La charity box organizzata da Naoto Fukasawa per aiutare le vittime del terremoto nello Spazio Rossana Orlandi.
La charity box organizzata da Naoto Fukasawa per aiutare le vittime del terremoto nello Spazio Rossana Orlandi.
C'è una parola giapponese che significa "senza pensiero". Una delle espressioni preferite di Naoto è: "pensare richiede molto tempo; sentire è immediato. Puntare all'immediatezza che non richiede l'intervento del pensiero è l'essenza del design". "Without thought" è un po' diverso da "thoughtless". Siamo abituati a pensare che tutto il lavoro di Fukasawa e di gran parte dei suoi colleghi e maestri giapponesi, sia un'opera giocata proprio sull'assenza, il vuoto, l'anonimo, verso l'essenza, il "senza" (mu-ji), il bianco. E questo è normale. Ma il design come pratica si innesca su un confine che non coincide mai con lo zero, ma gli gira intorno; innesca una correzione, un "plus", indefinibilmente esatto. Più che normale. Come questa lettera.
Un altro banchetto organizzato per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto in Zona Ventura Lambrate.
Un altro banchetto organizzato per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto in Zona Ventura Lambrate.
Quando ho visitato il suo studio a Tokyo, Fukasawa stava lavorando all'idea di "outline" come perimetro tra il progetto e il suo osservatore, tra il dentro e il fuori dell'oggetto, come confine. Se c'è un design che supera i confini, che mette in valigia usi, costumi e tradizioni e oltrepassa le dogane, che sta simpatico comunque a tutti, è proprio questo design nipponico e quello occidentale che più gli si avvicina. Naoto è simpatico in un senso vero, come persona, come autore e come maestro giapponese e si prova un istintivo calore nei confronti di tutti i suoi conterranei colpiti da questa tragedia. Ora, col Salone del Mobile, anche Milano si trasforma per una settimana in una città senza frontiere, si sfalda l'outline e si ridisegna un perimetro eccentrico fatto a forma dei consumatori di design a vario titolo. La lettera di Naoto Fukasawa mai come oggi sembra arrivare da lontanissimo, scardina l'archicentrismo, sposta l'asse dei pensieri a Est e, pur stando "semplicemente (shikan) seduto (za)", colpisce (ta) con la delicatezza senza fronzoli del suo mittente.
Vendita di disegni a favore delle vittime del terremoto.
Vendita di disegni a favore delle vittime del terremoto.
La charity box dei giapponesi Smile Experience Design Lab in Zona Ventura Lambrate.
La charity box dei giapponesi Smile Experience Design Lab in Zona Ventura Lambrate.

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