Ibridazioni, innesti di forme, zoo e geomorfismi: per quattro anni, durante il brillante corso che ha seguito alla Design Academy di Eindhoven, Nacho Carbonell ha costantemente sviluppato un lavoro sperimentale con forti implicazioni narrative, liberandosi dalle convenzioni per spingersi sempre più oltre – oltre i limiti che distinguono tra design e arte contemporanea, tra funzione e scultura, tra moderazione e esuberanza, tra bellezza e la bruttezza, tra violenza e dolcezza.
'Luciferase' non fa eccezione. Una collezione che, come un insieme di organismi viventi, ci sorprende con per forme e colori. "La radice di questa parola è portatore di luce," – spiega Nacho Carbonell – "e riflette il sistema utilizzato dalla flora e dalla fauna che popolano gli abissi marini, nel buio totale e a grandi profondità. Molto più che luci, considero questi pezzi come creature che producono luce".
Luciferase by Nacho Carbonell
Per la prima volta, Nacho Carbonell presenta un progetto che incorpora la luce, quindici pezzi realizzati in esclusiva per la galleria BSL.
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- 10 febbraio 2011
- Parigi
Cosa ha ispirato il progetto? Un semplice sassolino, una pietra scheggiata raccolti quest'estate in Spagna. Scarabocchi appena accennati, miniature in filo di ferro, esperimenti - presentati anche questi in questa mostra – sono seguiti spingendo la materia oltre i suoi limiti facendo emergere un equilibrio estetico.
Dopo aver utilizzato carta, vetro, cuoio, legno, lattice e anche mais, qui Nacho Carbonell sfida i limiti della resina epossidica, "un materiale liquido solidificato dal calore, che lascia passare la luce del LED posto all'interno". Da un lato un elemento sintetico (la resina) e, dall'altro, la tecnologia (i LED), danno luogo a creature bioluminescenti, in una inversione di entrambe le convenzioni tecniche ed estetiche. Solo uno dei quindici pezzi contiene una lampadina, celata dietro la resina.
Dopo aver utilizzato carta, vetro, cuoio, legno, lattice e anche mais, qui Nacho Carbonell sfida i limiti della resina epossidica, "un materiale liquido solidificato dal calore, che lascia passare la luce del LED posto all'interno". Da un lato un elemento sintetico (la resina) e, dall'altro, la tecnologia (i LED), danno luogo a creature bioluminescenti, in una inversione di convenzioni sia tecniche che estetiche. Solo uno dei quindici pezzi contiene una lampadina, celata dietro la resina.

In questa famiglia di lampade, l'esterno – in resina morbida e vellutata miscelata con diverse sabbie colorate, coperte a volte di polvere di gesso o metallo – ricordano la pelle di una specie sconosciuta.

Nacho Carbonell, nato nel 1981 a Valencia (Spagna), dopo gli studi alla Spanish University Cardenal Herrerra C.E.U. (2003) si è diplomato con lode alla Design Academy di Eindhoven (2007). Vive e lavora a Eindhoven, Paesi Bassi, dove ha fondato il suo studio.
Luciferase by Nacho Carbonell
Galerie BSL
23 rue Charlot 75003, Parigi
fino al 14 maggio 2011