As Soon as Possible

Nel 1977 il filosofo francese Paul Virilio ha coniato il concetto di dromologia (letteralmente "scienza della velocità"), vedendo nella velocità la faccia nascosta della ricchezza e del potere e, di conseguenza, il fattore decisivo che definisce la società moderna.
La modernità filosofica si è programmaticamente occupata del tempo.
Dall'ontologia, alla filosofia della mente, alla sermantica, alla teoria dei sistemi un complesso e composito mondo teoretico ha tentato possibili soluzioni a cominciare dalle teorie miste, le derive quadridimensionali (l'idea per cui quelle che crediamo sostanze, a cominciare da noi stessi sarebbero organismi base costituiti da parti temporali), la relazione tra casualità e tempo, la questione degli "intrinseci temporali" e altro ancora, per non soffermarsi sulle problematiche relative a tempo e scienza.
La mostra "As soon as possible. L’accelerazione nella società contemporanea " a cura di Franziska Nori al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Palazzo Strozzi affronta la tematica del tempo all’interno della cosiddetta “high speed society”, il modello di vita caratterizzato dalla rapidità di comunicazione e produzione dettata dalle possibilità delle nuove tecnologie.
Le opere di dieci artisti internazionali selezionati sono state scelte secondo le rispettive diverse modalità di affrontare le tematiche del tempo, della velocità, dell’accelerazione o di una controreazione a tutto ciò. La mostra propone un percorso che coinvolge gli spettatori in esperienze spazio-temporali che mettono in evidenza le contraddizioni della nostra società 'iper-veloce'.
Artisti: Tamy Ben-Tor, Marnix de Nijs, Mark Formanek, Marzia Migliora, Julius Popp, Reynold Reynolds, Jens Risch, Michael Sailstorfer, Arcangelo Sassolino, Fiete Stolte.
Nel ricco programma di lecture, a cura di Alessio Bertini, di spicco la riflessione di Antonio Tursi: "Il tempo della postmetropoli cibernetica" che parte dalla seguente domanda: qual è il ruolo dell’arte nell’era delle società telematica? Oppure, più in generale, potremmo chiederci che tipo di estetica è nata dopo lo sviluppo di sistemi come le reti (internet) che hanno radicalmente mutato il nostro modo di relazionarci con il mondo circostante. Il mondo informatizzato ha richiesto una riconfigurazione del concetto di bello e delle sue applicazioni nei campi dell’espressività come l’architettura, con particolare riferimento in questa circostanza, citando l’opera dei maestri Toyo Ito e Rem Koolhaas fino ai più giovani Novak e Rashid.
Nuove sensorialità in un tempo continuo di flussi laminari, e opere che abitano ancor prima il cyberspazio.

Firenze, CCCS - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Palazzo Strozzi
14 maggio - 18 luglio 2010

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