Serpentine Gallery Pavilion. Quest'anno lo fa Jean Nouvel

Grandi tende da sole a scomparsa, un muro-portale autoportante alto 12 metri, con uno sbalzo-pendenza che sfida la legge di gravità, grazie ai suggerimenti strutturali di Arup; tavoli da ping-pong all'aperto, vetrate, e pannelli tessili per spazi interni ed esterni; auditorium retrattile per le Notti nel Parco della Serpentine Gallery, per Marathon, e per Heartbeat (Battito cardiaco), installazione di Christian Boltanski.
Architettura di tre elementi in uno che alludono ad una composizione neoclassica: portale/atrio, navata, presbiterio/abside, per un tempio che proviene dal futuro, omaggio ridente al dio dell’open air. Allusione neoclassica per una apparenza che di neoclassico nulla esprime.
"L'architettura e' nostalgia e anticipazione estrema, consiste nel lavorare sullo sfondo della decostruzione dello spazio" [1].

Rosso, e’ il colore. Restera’ li’ fino ad ottobre.

[1] JNouvel, J.Baudrillard, Architettura e nulla. Oggetti singolari, Electa, MI 2003.

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