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Che cosa sono le nuvole?
Il 20 marzo il pubblico di Museion è stato accolto da una
rosa e da un bacio di Jirí Kovanda (Praga, 1953): la mostra
sulla collezione Enea Righi si è aperta con l’intervento
poetico dell’artista-azionista ceco, che con la sua
performance ha coinvolto direttamente i visitatori.
Contemporaneamente Roman Ondák (Žilina, Slovenia,
1966), artefice del padiglione sloveno e uno degli artisti
più applauditi dell’ultima Biennale di Venezia, ha messo in
scena un’azione in stretta relazione con gli spazi museali.
Nel foyer, frammenti di cielo incorniciati da Markus
Schinwald (Salisburgo, 1973) hanno ammiccato al titolo
scelto per l’esposizione della collezione privata a Museion:
“Che cosa sono le nuvole?”.
Per Museion è un importante momento espositivo dedicato
alla collezione: un rilevante nucleo di opere della
Collezione Righi è, infatti, in deposito presso il museo per
dieci anni. Si tratta inoltre della prima presentazione in
Italia della collezione, esposta finora solo presso la
Collection Lambert ad Avignone in Francia nel 2005. La
mostra, il cui titolo si ispira a un cortometraggio di Pier
Paolo Pasolini del 1967, intende innescare una riflessione
sull’incontro tra due dimensioni: quella pubblica
dell’istituzione e quella più intima di una collezione privata.
Punto di partenza è certamente una convergenza di visioni
tra museo e collezione privata, rappresentata dagli artisti
presenti in entrambe le raccolte o già presentati dal
museo, come per esempio Roni Horn (NY, 1955) di cui
Museion possiede delle opere in collezione e alla quale ha
dedicato una personale nel 2006; Jeppe Hein (Copenhagen,
1974), giovane danese sempre dedito a spiazzare le nostre
percezioni con opere cinetiche di stampo post-minimalista,
è stato presente a Bolzano nella mostra “Light Lab” nel
2005; mentre l’opera del messicano Gabriel Kuri (Mexico
City, 1970), che gioca sulla tensione tra gli elementi che
compongono le sue opere, anticipa la sua mostra
personale al quarto piano del museo a partire dal 29
maggio prossimo.