Marco De Santi vince il Lucky Strike Design Award 2010

Dopo aver esaminato quasi 200 tesi, i giurati del prestigioso premio aperto a diplomati e laureandi di tutti i rami del design ideato e promosso dalla Raymond Loewy Foundation Italy, hanno assegnato il primo premio di 30mila euro a Marco De Santi, laureato in “Disegno Industriale” del Politecnico di Milano, per il progetto “Titus – progettazione di un mezzo di soccorso marino per l’ambiente costiero”.

“Titus” è un nuovo mezzo per il soccorso marino dalla spiaggia, che offre sicurezza, rapidità negli spostamenti e confort ai bagnanti in difficoltà recuperati in mare. Manovrabile con due joystick, il natante monta un propulsore elettrico a idrogetto, che consente di raggiungere alte velocità, svolgendo rapidamente le operazioni di salvataggio. La sistemazione del paziente a cui si presta soccorso è innovativa e confortevole grazie ad alcune sagome anatomiche, ricavate nella parte superiore dello scafo, e alle cinghie che permettono di bloccarlo, mantenendo un corretto allineamento della colonna vertebrale.

Tra le menzioni d'onore, Elisa Bassani (Politecnico Milano), autrice di Brillo, un generatore eolico dalle caratteristiche particolari, modulare e componibile. Ogni modulo è un piccolo generatore eolico sferico. Si ispira alle collane di perle: ogni sfera/perla viene infilata in due cavi, permettendo di sceglierne la lunghezza, il numero e la disposizione. Inoltre Brillo ha una doppia “vita”: di giorno gira con il vento caricando energia nelle batterie interne, proiettando ombre danzanti per generare aree di ristoro; di notte si accende con un sensore di luce sfruttando l’energia accumulata, creando luci d’ambiente ideali per atmosfere intime e rilassate.

Altra menzione d'onore è quella data a Francesco Sartor (IUAV Venezia), ideatore di Bamboo, un sistema modulare per l’illuminazione d’esterni realizzato con materiali e tecnologie ecocompatibili. Ogni lampada, indipendente nel funzionamento attraverso lo sfruttamento dell’energia solare, costituisce un modulo che può essere unito ad altri uguali grazie alla particolare forma delle estremità superiore e inferiore. L’accensione dei led è regolata automaticamente da una CPU (Central Processing Unit) interna, ma è anche possibile intervenire manualmente azionando l’apposito pulsante. Sotto la calotta su cui sono posizionati i led, trova alloggiamento una batteria al litio capace di garantire il funzionamento della lampada per alcuni giorni, anche in assenza di sole.

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