Lo scorso 9 Ottobre, Phill Niblock - compositore, regista e direttore di Experimental Intermedia - ha presentato alla Serpentine Gallery un pezzo storico del suo repertorio 3 to 7 -196 (1974) insieme alla composizione One Large Rose (2008), che verrà distribuita dall'etichetta inglese touch in settembre. Entrambi i pezzi musicali sono stati eseguiti da Nelly Boyd, un collettivo di compositori, nonché complesso di musicisti fondato ad Amburgo nel 2004.
Come spesso accade nelle sue performances, anche in quest'occasione Phill Niblock ha proposto le sue opere musicali accompagnate da una selezione dei films da lui diretti, Max (1966-68, 7 min.) – un video collage dedicato a Max Neuhaus, a cui l'evento alla Serpentine Gallery è stato dedicato - e The Movement of People Working – China (1989; 120 min.).
La quasi stasi, il non sviluppo e il volume molto forte sono alcuni degli attributi chiave dei lavori microtonali di Niblock; tre elementi che hanno trasformato il mio ascolto dal vivo dei suoi lavori in un esperienza in cui il suono ha occupato, nel vero e proprio senso fisico, lo spazio del padiglione.
Phill Niblock lavora con frequenze vicine e toni che sono suonati per un lungo periodo di tempo; generando un processo di stratificazione sonora che da vita ad un continuum musicale che sembra non avere un inizio ed una fine. In un intervista con Bob Gilmore e Guy de Bièvre (Londra, 21 gennaio 2007) Niblock ha detto: “cerco di creare pezzi [musicali] che non hanno sviluppo”. Ma uno sviluppo c'è, ed è inteso nel senso non classico del termine: è quello dato dal sovrapporsi di diversi patterns sonori che sono stabilizzati su accordi specifici.
Nel caso della performance di One Large Rose alla Serpentine, i musicisti di Nelly Boyd (Robert Engelbrecht, Jan Feddersen, Peter Imig e Jens Rohm) hanno eseguito l'opera con un cello ed un violino insieme ad un pianoforte e chitarra acustica, che sono però stati suonati tirando con le dita le corde degli strumenti per quasi un'ora.
I gesti armoniosi ma cadenzati dei musicisti sono stati amplificati dalla sequenza filmica proiettata alle spalle dell'orchestra, The Movement of People Working – China, in cui i movimenti quotidiani dei lavoratori di un'area rurale delle Cina si susseguono lentamente ed ininterrottamente in un documentario che diventa uno spaccato di vita senza tempo.
Durante la performance, il realismo delle immagini del film è stato in perfetto accordo con la presenza dei musicisti sul palco, che con i loro movimenti fluidi e minuziosi hanno creato un continuum tra la realtà filmica e quella del concerto.
Suono e film si sono fusi tra loro nel creare un ambiente in cui la mancanza di crescendo e diminuendo, di variazione immediata e sviluppo mi hanno permesso di sperimentare in prima persona l'effetto della continuità quasi incessante del suono e del movimento uniti tra loro.
L'evento è stato presentato da Serpentine Gallery in collaborazione con The Wire il 9 Ottobre 2009, come parte del programma di eventi e conversazioni Serpentine Gallery Park Nights.
Il video allegato è un estratto della performance filmato ed editato da oproduction.co.uk, per gentile concessione di Serpentine Gallery.
