Cassina ai raggi X by Piero Lissoni

Il designer e architetto passa ai raggi X il marchio e osserva, con i visitatori del flagship store milanese, la trasparenza del sogno, quello che c’è oltre la materia, alla ricerca della vera “forma”.

In via Durini, la vetrina è resa opaca da una pellicola rossa. Questo velo misterioso, che si apre nel titolo della scenografia, lascia apparire appena, il logo Cassina. Quando il visitatore entra nello spazio, si trova davanti a sei icone del design “made in Cassina” avvolte in una luce rossa, la luce del sogno. L'oggetto è considerato come una scultura ed esaminato da un punto di vista strettamente formale. Le sedie 699 di Gio Ponti, LC1 di Le Corbusier/Pierre Jeanneret/Charlotte Perriand, e Cab di Mario Bellini, sono esposte con le poltrone LC3 di Le Corbusier/Pierre Jeanneret/Charlotte Perriand, Wink di Toshiyuki Kita e Maralunga di Vico Magistretti. Così “spogliate”, le ossature mostrano l'aspetto nudo di questi mobili eccezionali, studiati andando alla ricerca della qualità assoluta, con una progettazione perfetta nel minimo dettaglio, attenti a valorizzare l’intelligenza del design abbinato ai know-how più sofisticati. Per Cassina il sogno è quindi realtà.

Una sospensione luminosa imponente prolunga questa esplorazione strutturale e onirica del catalogo Cassina. È composta da una moltitudine di radiografie dei mobili Cassina, per darne una visione inedita.

Infine sarà presente un allestimento dei nuovi prodotti di Charlotte Perriand per la collezione Cassina I Maestri.

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