Gamper e Trassinelli sono separati da uno scarto anagrafico di venticinque anni e sono portatori di abilità differenti, ma hanno cercato di rispondere alle stesse domande: come reintepretare l’uso in funzione espressiva, come propagare la libertà nello spazio abitato, come scardinare cliché e stereotipi estetici percorrendo sentieri nuovi. Sono diversi per età e background, ma sono proiettati entrambi verso una ricerca radicale, eclettica, libera dai lacci del gusto imperante, con idee forti nella sfera teorica e sociale del design.
Sitting and seating di Martino Gamper è un’edizione limitata di tre sedute in legno di quercia, noce e pino, realizzata in cinque esemplari per ogni forma. Insieme alle due grandi panche Audio benches (in questo caso due esemplari per forma) è stata realizzata nel 2008 su commissione di Manifesta 7, Biennale Europea di Arte Contemporanea, per la mostra multimediale e ‘immateriale’ Scenarios: si trattava trasformare lo spazio Fortezza/Franzensfeste con testi, suoni e luce in un ambiente vuoto fisicamente ma riempito di echi dell’immaginario. Panche e sedie di Gamper sembrano stranamente familiari, pur essendo totalmente altre. In particolare le sedie si presentano con forme ‘iporeali’ (il neologismo serve qui per definire una condizione ironica di distorsione della realtà che parte dall’indebolimento delle relazioni consuete e produce forme che sarebbero perfette in un quadro di Magritte o un film di Kaurismaki).
Costellazioni di Duccio Trassinelli è una serie di ‘oggetti illuminanti’ in edizione limitata realizzati sulla base di studi e schizzi che risalgono agli anni ’70. I legni impiegati vanno dal pino al castagno fino ai pregiati noce e ciliegio. L’impianto di illuminazione impiega contatti elettromagnetici a bassa tensione. Hydra dispone di un braccio con un movimento che parte da terra e arriva sino a 4 metri di altezza. Cetus è una lampada ad arco con una base rotante a 360 gradi. Cassiopea è una sorgente oscillante, con un punto luce orientabile in tutte le direzioni.