Terzo Paesaggio

“TERZO PAESAGGIO fotografia italiana oggi” è il titolo della mostra che fino al 14 giugno 2009 presenta, nelle sale della GAM di Gallarate, undici fotografi italiani selezionati per l’occasione da Walter Guadagnini, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Bologna, Roberta Valtorta, direttrice del Museo Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Enrico De Pascale, docente e critico d’arte, Emma Zanella, direttrice della GAM di Gallarate e segretario generale del Premio Gallarate, Luigi Sandroni e Sergio Uslenghi, rappresentanti del Premio Gallarate.

Luca Andreoni, Andrea Galvani, Tancredi Mangano, Maurizio Montagna, Armida Gandini, Moira Ricci, Francesca Rivetti, Alessandro Sambini, Marco Signorini, Alessandra Spranzi e Richard Sympson sono stati selezionati per la singolarità e l’efficacia delle loro ricerche espressive, valide al di là della tecnica utilizzata. Lo sguardo che ognuno di essi posa sulla realtà e che ognuno ci rimanda attraverso il proprio lavoro, linguisticamente caratterizzato da una precisa identità, è spesso rivolto verso situazioni marginali, nascoste, apparentemente poco visibili. È rivolto verso i territori della diversità, dei residui visivi ed emotivi il più delle volte relegati a situazioni di passaggio, poco interessanti e laterali. Ecco perché il titolo della mostra attinge senza filtri al Manifeste du Tiers paysage, di Gilles Clément (2004), adottando la felice definizione nata per definire una particolare concezione dell’architettura del paesaggio.

La narrazione di piccole-grandi storie, in alcuni casi molto personali, diventa per esempio la chiave di lettura dei lavori esposti da Moira Ricci, Armida Gandini o Alessandro Sambini o Francesca Rivetti che con modalità espressive ed esiti formali assai differenti si muovono su un piano di affetti o situazioni quotidiane semplici, alla portata di tutti ma comunque capaci di aprire a considerazioni ampie e universalmente sentite. Maurizio Montagna, Tancredi Mangano e Richard Sympson sono attratti dal paesaggio urbano contemporaneo e dal rapporto uomo-architettura o uomo-natura, in cui i segni lasciati dalla presenza umana diventano veicolo di forte emozione e di presenza nell’assenza. I paesaggi naturali sono i principali interlocutori di Marco Signorini e Luca Andreoni, interpretati dal primo attraverso uno sguardo storicamente romantico e dal secondo con un atteggiamento che lo induce a cercare, della natura, le pieghe nascoste e poco visibili. Paesaggi immaginifici e nel contempo concreti e agibili quelli presentati da Andrea Galvani, tesissimi nella luce e nelle soluzioni formali adottate. Accostamenti temporalmente diversi appaiono i lavori presentati da Alessandra Spranzi, attenta a ricomporre spazi e tempi malinconicamente analoghi.

Dall’alto: Alessandro Sambini, Ghe' pronto! Suore#09; Armida Gandini, Noli me tangere; Alessandra Spranzi, Stanze#26; Francesca Rivetti, White sticks for blind people and space #3; Luca Andreoni, Non si fa in tempo ad avere paura, crepacci 175; Marco Signorini, ((ra)); Maurizio Montagna, Billboards #night works; Moira Ricci, 20.12.53- 10.08.04 sulla motoretta con un’amica; Richard Sympson, Palmo a palmo #3.

TERZO PAESAGGIO fotografia italiana oggi
XXIII Edizione Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate
GAM - Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate
Fino al 14 giugno 2009

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