Vestire il libro

A cura di Andrea Tomasetig
Biblioteca Comunale di Gorgonzola
17 gennaio 2009 - 8 febbraio 2009

Un brano tratto dal catalogo della mostra:

La vicenda culturale del Novecento italiano sembra tutta già indagata e incasellata e, invece, riserva ancora delle sorprese. E che sorprese. Ci voleva una coppia insieme di studiosi e di collezionisti per rileggere la storia del libro italiano non attraverso gli autori e le loro edizioni, né attraverso gli illustratori e gli artisti e nemmeno tramite i grandi stampatori. Ci volevano occhi nuovi per raccogliere e studiare solo copertine e sovraccoperte, che costituiscono lo specifico spazio riservato alla grafica editoriale, che lì esprime il suo linguaggio estetico e comunicativo. A decine di migliaia sono passate sotto lo sguardo attento di Elia Barbiani e Giorgio Conti, per essere classificate da sole (con attribuzioni scientifiche per centinaia di esse altrimenti anonime e senza indicazioni) e in rapporto alle collane in cui sono inserite e, più in generale, al catalogo delle loro case editrici.

Alla fine di una dozzina d’anni di accanite ricerche è emersa una raccolta di oltre 3.000 volumi ben distribuiti al loro interno tra i protagonisti (autori e aziende) dello stile italiano, presenti complessivamente con più di cento voci. Si tratta di una collezione unica per organicità, dimensioni e stato di conservazione (non dimentichiamo che copertine e sovraccoperte conservate nelle istituzioni pubbliche sono perlopiù rovinate e deturpate da etichette), che racconta con metodo e passione la lunga storia della grafica editoriale, dall’epoca della sua incubazione negli anni Trenta al suo dispiegarsi dal 1945 in poi con una straordinaria articolazione che fa dell’Italia la più importante fucina al mondo nel settore. È la tesi condivisibile a cui sono arrivati Elia Barbiani e Giorgio Conti, con l’aggiunta come corollario della considerazione che essa rappresenta il terzo pilastro, ancora incredibilmente misconosciuto, del made in Italy, accanto al design e alla moda.

Alla Biblioteca comunale di Gorgonzola viene esposta per la prima volta una selezione di 150 libri, le cui copertine sono opera di quindici grandi grafici. Oltre a maestri riconosciuti come Bruno Munari, Albe Steiner, Enzo Mari, Ferenc Pintér e Bob Noorda vi sono autentiche “scoperte” come Mario Dagrada e Anita Klinz. È l’intera Italia editoriale che ci scorre davanti: da Firenze (Vallecchi, La Nuova Italia) a Bari (Laterza), da Torino (Einaudi, Bollati-Boringhieri) a Roma (Editori Riuniti), con al centro Milano (Rizzoli, Mondadori, Il Saggiatore, Lerici, Feltrinelli, Garzanti, Bompiani). La raccolta Barbiani-Conti costituisce una novità ancora da assimilare in ambito collezionistico e intellettuale. Rimanda ad una stagione felice dell’editoria, rimanda ad una memoria e ad un sapere che non vanno dispersi, a cui attingere non con nostalgia, ma per ridare slancio ad una storia di rilevante valore culturale ed economico che continua e che ha come capitale Milano e il suo territorio.

Andrea Tomasetig


Dall'alto: Bruno Munari, particolare della copertina Sfida a Venere di C. Morgan, Club degli editori (Un libro al mese), 1962;
Anita Klinz, Taras Bul’ba di N. V. Gogol, Mondadori, 1959;
Albe Steiner, L’amore profano di A. Kern, Feltrinelli, 1960;
Mario Dagrada, A casa tua ridono di L. Mastronardi, Rizzoli (La Scala), 1971;
Studio Unimark (Bob Noorda - Massimo Vignelli - Salvatore Gregorietti), Fonetica e fonologia di N. Francovich Onesti, Sansoni (Sansoni Università), 1974;
John Alcorn, Serpico di P. Maas, Rizzoli (Romanzo), 1974.

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