Esterni e [ecosistema urbano] a Madrid

Dal workshop organizzato dalla milanese esterni invitata a Madrid dai progettisti madrileni di [ecosistema urbano] è nato un orto, un teatro con quinte e gradinate, un campo da calcio, uno per le bocce e uno per il badminton, un deposito materiali e una zona coperta per riunioni.

In uno spazio pubblico (solar) nel quartiere di Lavapiés chiuso e inaccessibile da trent’anni, i partecipanti al workshop e gli abitanti della zona hanno creato nuova piazza, un parco urbano praticabile in Calle del Doctor Fourquet. Questa area della capitale madrilena alle porte del centro cittadino, proprio alle spalle del Museo Reina Sofia, era in origine un ghetto ebraico, nei decenni passati è stata la zona con la maggior densità di case occupate e oggi melting pot di differenti popolazioni e culture, fra cui una minoranza spagnola e gitana e una grande maggioranza cinese, araba e indiana. Un quartiere in bilico fra vecchio e nuovo, fra abbandono e recupero, dove si fanno largo quei vuoti urbani tipici della metropoli.

Aperto con il permesso dell’Ayuntamento di Madrid (il Comune) lo spazio è stato chiuso dalla stessa istituzione tra molte polemiche il 12 dicembre 2008, otto giorni dopo la sua restituzione alla città. I ragazzi di Esterni si sono mobilitati attivando una petizione online per riaprirlo. Giulia Guzzini

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