Rievocare l’ambientazione razionalista delle case italiane, dove il cliente aveva trascorso parte della giovinezza, è il punto di partenza di BarrioBohrer per la definizione degli interni di una casa nel quartiere Chamberì di Madrid. Il risultato è un appartamento che integra pulizia del linguaggio, flessibilità degli spazi ed espressività dei complementi d’arredo, il tutto reso armonico da uno sfondo neutro, un bianco astratto, su cui sfumano ombre e giochi di luce e su cui si stagliano classici del design novecentesco selezionati dagli architetti. Fanno eccezione solo le campiture a mosaico nei bagni. Le superfici orizzontali giocano per contrasto, vedi il pavimento in pietra grigia, i piani in marmo bianco, le mensole e altri arredi fissi. Punteggiano questi piani opere e oggetti che hanno fatto la storia del design moderno.
Le stanze principali sono pura forma, inclusa la colonna allusiva che segna il passaggio tra zona pranzo e soggiorno. Tuttavia, quella che a prima vista può essere scambiata per pulizia e assolutezza formale, si rivela ben presto incarnare un concetto molto contemporaneo di abitare: lo spazio declinabile in virtù delle esigenze. Pannelli scorrevoli e porte cammuffate da ante diventano partizioni a scomparsa di uno spazio che sembra voler fluire libero di stanza in stanza.
L’unico corridoio, in ingresso, serve infatti ad appoggiare la cucina nell’area baricentrica dell’appartamento, lo spazio dove arredi e pareti trovano le giuste misure per posizionarsi e innescare quel sistema dinamico di porte e ante che isolano o connettono le diverse stanze, adattandosi ai ritmi e ai cambiamenti dell’abitare contemporaneo.