Ironico e iridescente: un nuovo bar a Napoli

Luce e cromie mutevoli sono il codice di Stereo Mike, il locale curato da Carmine Abate che si presenta alla città tra irriverenza e rimandi artistici. 

Nel 1997, le parole "Hi! My name is Stereo Mike!” aprivano la canzone Drinking in L.A di Bran Van 3000, e oggi Stereo Mike è il nome di un nuovo bar a Napoli, dentro un palazzo del 1868, che si annuncia con la luce, i colori e i riflessi che il progetto dai tratti giocosi firmato da Carmine Abate fonde in un solo ambiente.

Reinterpretato dal progettista, il portale originale diventa uno specchio di ironia e irriverenza: tra tradizione rinnovata e gusto anni ‘90, Stereo Mike si caratterizza all’esterno per vetri colorati riflettenti, attraverso i quali è impossibile guardare dentro (da dentro invece si possono oservare paesaggio e persone senza essere visti). 

Stereo Mike
Stereo Mike, Napoli, 2023

Abate ha utilizzato, per produrre il caratterisitco effetto luminescente, le pellicole dicroiche, utili per filtrare all’interno cromie sempre diverse durante la giornata. Nell’ambiente oscillano tonalità multiformi e mutevoli, dal blu al rosso al giallo, fino all’arancio e al verde. 

Mattonelle bianche 10x10 cm a pavimento fanno da sfondo a un luogo che punta sulla fascinazione, dove emergono sfumature e luce, mentre un soffitto impacchettato rimanda alla land art di Christo. La selezione di illuminazione e arredi d'autore completa il valore di questo progetto-installazione enfatizzandone il caratteredi spazio esperienziale.

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