Se per i milanesi Milano si identifica con la porzione di città racchiusa tra la prima cerchia dei bastioni, definita dal percorso concentrico della sua circonvallazione, c’è anche una Milano aperta, inclusiva e generosa che abbraccia le sue periferie e lavora sulle sue infrastrutture per migliorarne la mobilità e le connessioni. Questo Salone l’ha resa ben visibile.

Ieri, mentre venivano annunciati i vincitori del progetto di riqualificazione degli Scali Farini e San Cristoforo, che saranno portati a termine entro il 2030 da OMA e Laboratorio Permanente, il sindaco Sala è stato in visita ad AssabOne, lo spazio noprofit che dal 2001 porta l’arte e il design nella periferia multiculturale di Via Padova. E tra i distretti del design, quest’anno ha fatto capolino Dergano, il quartiere che da viale Jenner corre verso nord, dove i collettivi EVASTOMPERstudio e Flummoxed hanno deciso di riattivare uno storico vivaio mettendo in scena per una notte un micro festival che ha mescolato musica elettronica e arti plastiche.

Nello spazio Marni in viale Umbria 42 una grande rampa offre al visitatore uno sguardo inedito sullo spazio, puntellato da una vasta collezione per la casa: indoor e outdoor dai toni coloratissimi e ironici. La Moonwalk si conclude con due grandi scivoli alla Carsten Höller aperti al pubblico, bambini soprattutto.

A Sanfermosette, Brera, il design italiano del Novecento entra in relazione con un intervento site specific dell’artista milanese Marco Basta. Gli oggetti fanno parte della collezione di 1+1 Gallery e la mostra è ospitata da Mr. Lawrence. Tra le pareti affrescate di Sanfermosette saranno collocati arredi e lampade dei grandi maestri del design, da Ettore Sottsass a Gino Sarfatti. Stasera il finissage in via San Fermo 7.

Attesissima come tutti gli anni, la Design Academy di Eindhoven parla al mondo di geopolitica su scala globale. La mostra “Geo-Design” esplora il colosso Alibaba come fenomeno universale che sta modellando il mondo attraverso reti digitali, sociali e logistiche.

Il brand giapponese torna al Fuorisalone con “Affinity in Autonomy”, una mostra futuristica sulla relazione tra uomo e macchina allo Spazio Zegna in via Savona 56 A.

Noto per i suoi tromp l’oeil arditi, l’artista britannico Alex Chinneck crea un’illusione ottica sulla facciata di Opificio 31 in zona Tortona. L’installazione fa parte di una commissione del gigante del tabacco Philip Morris per promuovere i dispositivi senza fumo IQOS.