Il salotto Saratoga disegnato dai Vignelli nel 1964

Disegnato da Lella e Massimo Vignelli per il loro appartamento di New York, questo salotto è uno dei frutti più maturi e compiuti della loro visione.

1964. Mentre nei juke-box italiani impazza Gianni Morandi con In ginocchio da te, sugli schermi dei cinema Michelangelo Antonioni racconta in Deserto rosso la nuova borghesia e Stefania Sandrelli – diretta da Pietro Germi – mette sotto accusa il concetto patriarcale di “onore” con Sedotta e abbandonata
Il boom economico è ormai alle spalle, ma ha generato una nuova borghesia urbana desiderosa di ostentare la propria conquistata modernità e il proprio acquisito benessere anche a partire da una nuova concezione della casa, dell’arredo e dell’abitare.

È a questo nuovo pubblico colto e borghese che si rivolge un pezzo destinato a diventare quasi un simbolo epocale: il salotto Saratoga disegnato proprio nel 1964 da Lella & Massimo Vignelli per Poltronova. Non sono solo l’essenzialità della forma e la voluta purezza della sagoma a farne uno status symbol, ma anche la preziosità delle finiture: la laccatura della scocca al poliestere lucido è simile a quella dei pianoforti e la pelle pregiata dei cuscini è analoga al rivestimento delle auto extra lusso.

Se non lo trovi, disegnalo tu stesso.

Lella e Massimo Vignelli

Lella e Massimo Vignelli, Saratoga, armchair and sofa, Centro Studi Poltronova. Foto Pietro Savorelli

Per la precisione: morbidi e confortevoli alla vista e al tatto, i cuscini in piuma d’oca presentano un rivestimento in pelle sfoderabile che richiama quella tipica degli interni di un’auto prestigiosa come la Jaguar. Disegnato dai Vignelli per arredare la loro prima casa newyorkese, Saratoga risponde perfettamente alla filosofia della coppia dei designer: “Se non lo trovi, disegnalo tu stesso”.

Autonomia, fiducia assoluta nelle proprie capacità progettuali e innovative, dichiarata ostilità ai trend effimeri delle mode, qualità e durata: questi i tratti distintivi del lavoro dei Vignelli. Saratoga è uno dei frutti più maturi e compiuti della loro visione: composta da una poltrona e da un divano a due, tre o quattro posti, oltre a un mobile bar, a tavolini di dimensioni diverse e a un mobile-credenza dalla tipologia particolarissima, collegati da una struttura in legno laccato al poliestere lucido nero o bianco, Saratoga nasce dalla giustapposizione di solidi geometrici combinati tra loro mirando al massimo della purezza e assolutezza linguistica. 

 


L’intera collezione è basata infatti su solidi volumetrici ben definiti, come cubi e parallelepipedi, che assemblandosi vanno a formare divani, poltrone e mobili. È un approccio formale quasi “scultoreo” che si pone in un rapporto di netta rottura con i canoni precedenti, che prediligevano linee più morbide e un’estetica più decorativa. Anche i colori scelti per la collezione, spesso monocromi o con accostamenti di tinte forti e intensi, come il bianco lucido o il nero, e talvolta il rosso, riflettono il gusto pop e l’audacia tipica degli anni ’60.

La modularità è poi un altro elemento chiave: i pezzi della collezione Saratoga sono progettati per essere componibili e adattabili. Questo sistema permette un certo grado di personalizzazione, rispondendo alle esigenze di una società in cui l’idea di libertà personale e la flessibilità degli spazi abitativi sta cominciando a diventare rilevante. Inoltre, i materiali impiegati, come la fibra di vetro laccata, conferiscono una finitura lucida e quasi monolitica agli elementi, amplificando l’effetto architettonico e conferendo al tutto una qualità senza tempo. In bilico fra minimalismo e funzionalità, lo stile dei Vignelli mira a comunicare un’idea di lusso slegata dall’ornamento e dalla decorazione, e legata piuttosto alla qualità e alla durevolezza dei materiali, alla forza dell’impatto visivo, al rigore e all’essenzialità dell’impianto formale.

Lella e Massimo Vignelli, Saratoga, armchair and sofa, Centro Studi Poltronova. Foto Serena Eller

Da questo punto di vista, la collezione Saratoga non è solo un insieme di mobili, ma una dichiarazione di intenti: il monoblocco della struttura richiama la solidità dell’architettura moderna, mentre i cuscini invitano a un comfort domestico senza tempo. Questa dualità, tra l’aspetto scultoreo dell’oggetto e la sua comoda funzionalità, è una delle intuizioni più rivoluzionarie del progetto, a partire da una visione che ha saputo interpretare con sensibilità ed eleganza il cambiamento di un’intera epoca. 

Saratoga è dunque un simbolo della capacità del design di rispondere alle esigenze del presente, pur mantenendo un valore duraturo e universale, basato sui principi di chiarezza, razionalità, ordine e semplicità. Ma il design italiano non avrebbe potuto porsi così all’avanguardia nelle trasformazioni in atto sul piano internazionale senza la presenza di aziende votate alla ricerca e alla sperimentazione, anche a rischio di deludere parte del mercato. Poltronova è una di queste: sotto la direzione di Sergio Cammilli, si distingue come uno dei brand di riferimento nel processo di rinnovamento radicale del nostro design, sostenendo progetti d’avanguardia e sperimentazioni formali e funzionali che vanno oltre le semplici esigenze dell’arredamento per esplorare e configurare nuove e inedite forme espressive.

Ultimi articoli in Design

Ultimi articoli su Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram