Il design ispirato alle case vernacolari di Amalfi

La collezione Proporzione Mediterranea di Annarita Aversa nasce dallo studio delle case vernacolari della costa di Amalfi. Arredi pensati come “parti mobili di un’architettura”, un’estensione naturale dello spazio storico, che lo rispetta e lo completa. 

Daybed 01 Composto da elementi di ceramica in pasta bianca e basi di ferro forgiato e ottone. Il tessuto del cuscino è di carta riciclata.

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Daybed 01

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Daybed 01

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Panca Panca con arco ribassato in ceramica armata. 

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Panca

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 Il vaso è realizzato in terracotta rosata con smalto polvere all’esterno e nudo lucido all’interno. 

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 01

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 e 03

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 Immagini verosimili dello spazio schiuso dalla ‘pelle’ dei vasi e la loro conseguente forma esterna.

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 04

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 01

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 04

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Daybed 01 Schizzo per le configurazioni custom dei daybed. 

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 01

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 02

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 03

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 04

Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Questo articolo è apparso originariamente su Domus 1059, luglio e agosto 2021.

Il progetto Proporzione Mediterranea intende raccogliere e portare all’attenzione di tutti i valori dell’architettura vernacolare mediterranea, in cui da sempre ricerco risposte veritiere alle ragioni dell’architettura e al mio compito di architetto. Questo progetto intende evidenziare l’importanza di un patrimonio, non solo per il suo valore intrinseco ma perché espressione di un’architettura che sia la risultante unica e irripetibile di necessità, desideri, sogni, capacità dell’uomo, verificatesi in quel tempo e in quel determinato luogo: una vera equazione matematica. Le due panche e i quattro vasi disegnati per la galleria Giustini / Stagetti si riferiscono, più precisamente, alle case a volta che si trovano lungo la Costa d’Amalfi, che Bruno Zevi definisce “un capolavoro vernacolare degno di essere avvicinato alla cupola del Brunelleschi o all’abside michelangiolesca del San Pietro”. 

Il sistema di sedute modulari, costituite da elementi di ceramica per appoggiare le braccia o per la schiena ed elementi in ferro, rileggono le panche che delimitano i terrazzi della costa e rappresentano il confine tra l’architettura e il paesaggio: rievocano, infatti, il modo di viverli lungo i bordi per godere del panorama (dal Settecento in avanti, la scena è stata dipinta più volte da numerosi artisti di passaggio). La panca con arco ribassato in ceramica armata, realizzata a Vietri sul Mare, traduce le panche in muratura di pietra e calce in un delicato equilibrio tra tecnica e forma. I vasi sono invece “sogni di architettura”: la loro ‘pelle’ schiude una perfetta proporzionalità di spazio, e di luce, oltre che di acqua, definendo un luogo da cui si osserva il mondo in modo riservato, rimandando all’intimità delle case a volta e, più esplicitamente, a uno spazio primordiale, come può essere il grembo materno. Il progetto ha il proposito di ricordare a noi architetti le ragioni del nostro delicatissimo compito, in un’epoca costellata da immagini spesso disorientanti. 

Proporzione Mediterranea, schizzo del Vaso 01. Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

L’architettura vernacolare mediterranea è, infatti, l’espressione della sintesi sublime dell’uomo che progetta, che costruisce e che abita: nella mente di chi fonde queste tre esperienze e capacità nasce il pensiero equilibrato di ciò che è corretto e conveniente in termini bioclimatici, sostenibili, economici e costruttivi. La forma scaturisce da questi aspetti e dall’essenza autentica dei desideri di chi l’abiterà: le proporzioni ‘umane’ del suo spazio, il dosaggio meticoloso della luce, la correttezza dei suoi materiali e la loro sapiente modellazione conferiscono grazia e significato a ogni scelta. Concepire lo spazio interno, esterno e relativo ai suoi complementi come un unicum assoluto, profondamente legato al suo contesto, è la base del mio lavoro e, in particolare, di questo progetto, dove l’arredo è pensato come “parti mobili di un’architettura” che ne consentono una migliore fruizione: un’estensione naturale dello spazio che non altera, né sovrasta, ma rispetta e completa. Con la volontà di preservare anche l’architettura delle case a volta, ho proposto al Centro di Cultura e Storia di Amalfi di redigere un vademecum per illustrare con elaborati grafici, fotografie e raccolte di materiali. 

Alcuni metodi di preservazione del patrimonio architettonico e paesaggistico della costa, attualizzati alla capacità e disponibilità di materiali e tecniche odierne: si tratta di tradurre, per esempio, antichi sistemi costruttivi (oggi impraticabili per costi, reperibilità di materiali e tempi) in nuovi sistemi. O, ancora, progettare elementi necessari alla vivibilità del nostro patrimonio, che risolvano in modo integrato esigenze abitative non previste ai tempi della sua costruzione. È un’opera corale che coinvolge esperti in vari settori e si rivolge a progettisti locali, stranieri, amanti del fai da te, imprenditori, artigiani, privati, investendo di grande responsabilità tutti i soggetti coinvolti nel processo di trasformazione del territorio; sarà disponibile online e nella casa del vademecum e per sempre aperto a integrazioni e aggiornamenti.

Daybed 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Composto da elementi di ceramica in pasta bianca e basi di ferro forgiato e ottone. Il tessuto del cuscino è di carta riciclata.

Daybed 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Daybed 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Panca Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Panca con arco ribassato in ceramica armata. 

Panca Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Il vaso è realizzato in terracotta rosata con smalto polvere all’esterno e nudo lucido all’interno. 

Proporzione Mediterranea, Vaso 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 e 03 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 02 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Immagini verosimili dello spazio schiuso dalla ‘pelle’ dei vasi e la loro conseguente forma esterna.

Proporzione Mediterranea, Vaso 04 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Proporzione Mediterranea, Vaso 04 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Daybed 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

Schizzo per le configurazioni custom dei daybed. 

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 01 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 02 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 03 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi

DIsegno della costruzione geometrica del Vaso 04 Courtesy Architetti Artigiani Anonimi