Casa Batlló è un opera unica e surreale. Situato nel centro di Barcellona, l’edificio residenziale è considerato uno dei capolavori di Antoni Gaudí, che rinnovò completamente la sua struttura originale fra il 1904 e il 1907. Soffitti a forma di vortice, elementi e dettagli che fanno riferimento al mondo marino, e una grandissima ricchezza ornamentale che non ostacolano funzionalità e vivibilità: l’edificio è pensato infatti per ottimizzare illuminazione e ventilazione.
Dialogare con questo capolavoro del modernismo catalano è complesso, se non impossibile. Disegnare dei nuovi arredi per Casa Batlló è stata la sfida lanciata al giovane designer catalano Max Enrich, che ha progettato la serie di lampade Totems.

“Sono stato invitato a creare un progetto per questo periodo particolare, in cui la Casa [che dal 2005 è un museo, ndr] è chiusa. Inizialmente pensavo a un progetto che si potesse fondere con lo spazio, ma poi ho cambiato idea. Ho optato per delle forme che contrastano quelle della casa. Non è mia intenzione entrare in conflitto ma creare un dialogo,” spiega Enrich.
Le cinque lampade realizzate in gommapiuma sono caratterizzate da forme elementari – come molti dei progetti del designer – e il monocolore pastello dato dal materiale stesso. I totem sono elementi dal carattere artificiale, che si distinguono con delicatezza dal contesto in cui sono state concepite.
“La schiuma viene tagliata manualmente e incollata quando le parti lo richiedono. Una lampadina a led è stata integrata nella parte superiore, e la luce viene proiettata verticalmente. Il cavo elettrico attraversa il pezzo ed esce dal basso,” racconta a Domus il designer catalano.

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