Dal 14 al 22 settembre, il London Design Festival (LDF) sarà presente in diversi luoghi chiave della città – dal V&A e Design Museum a ovest, all’Ace Hotel e allo showroom SCP a est – oltre a numerose installazioni sparse. Gli showroom di design hanno predisposto le vetrine dei negozi e immersi negli allestimenti, mentre i designer stanno dando il tocco finale ai lavori mentre si preparano all’inaugurazione.
Al V&A, l’annuale Landmark Projects del festival vedrà Sam Jacobs sospendere un cubo di specchi proiettato sopra il grande ingresso del museo – che Jacobs ridisegnerà nel corso dell’anno – proiettando un video di denuncia della situazione delle specie marine che subiscono la violenza della plastica scaricata dall’uomo. All’nterno del V&A, Kengo Kuma continua la sua collaborazione con il museo dopo aver dato gli ultimi ritocchi all’avamposto Dundee e ha trovato il tempo di sperimentare le capacità di una miscela di bambù e fibra di carbonio per la sua installazione Weaving into Lightness, che si trova al centro di uno stagno nel John Madejski Garden.
Al Design Museum – che quest’anno festeggia i suoi 30 anni – Yuri Suzuki presenta “Sound in Mind”, una retrospettiva sul suo lavoro con al centro un’ampia installazione sonora interattiva. Sempre dal Design Museum, la celebrazione del centenario del Bauhaus avviene sotto forma di un passaggio pedonale sulla High Street Kensington che sostituisce le strisce pedonali con la tipografia di Pentagram.
Poiché il cambiamento climatico è la preoccupazione principale di questa edizione del festival, molti eventi si concentrano sul riutilizzo, il riciclaggio e la proposta di nuove soluzioni materiali. Il Brompton Design District, a cura di Jane Withers, riunisce un gruppo di designer che lavorano su questi temi, sotto il titolo Natura/Natura. A Shoreditch, l’Ace Hotel offre al festival la lobby e il terrazzo sul tetto con “Custom Exercise”, una collezione di oggetti – presentata da artisti del calibro di Raw Edges e Fabien Cappello – che indaga sui materiali di riciclo con una collezione che spazia dalle brocche per l’acqua ai tappeti. Rosanna Orlandi porterà i una selezione di oggetti in plastica tratti dalla sua mostra “Guiltless Plastic” presentata a Milano ad aprile, in collaborazione con l’Istituto Marangoni.
Lontano dai centri principali, l'immancabile Camille Walala porta il suo marchio di fabbrica con disegni audaci e pattern – questa volta una serie di panche con placcatura integrata – a South Molton Street, e Paul Cocksedge svelerà un'enorme seduta ondulata, Please be Seated, allo sviluppo del British Land Broadgate.
A Victoria, Patternity costruisce il Life Labyrinth di fronte alla Westminster Cathedral, un labirinto in bianco e nero che echeggia i mattoni bicolore della chiesa, e proprio all’angolo, il concept store 50M mette in scena quello che promette di essere un emozionante spettacolo del designer Ying Chang.
Sempre durante il festival, la Saatchi Gallery ospiterà I-Made, una celebrazione del design e della produzione italiana curata da Giulio Capellini. Design Junction porterà la sua fiera annuale e il suo programma di conferenze alla Cubitt House di Kings Cross, mentre la London Design Fair prenderà la sua consueta residenza presso l’Old Truman Brewery di Shoreditch – entrambi dal 19 al 22 settembre. A West Kensington, 100% Design festeggia il suo 25mo anniversario dal 18 al 21 settembre all’Olympia London, in vista della ristrutturazione dell’edificio da 1 miliardo di sterline da parte di Thomas Heatherwick, che dovrebbe iniziare l’anno prossimo.
Infine, ogni anno la London Design Medals premia designer affermati ed emergenti. Le medaglie di quest’anno saranno consegnate a Tom Dixon, Vivienne Westwood, Daniel Charny e Ross Atkin.