Un orologio che diventa manifesto di un’idea: è questa la visione dietro il nuovo modello creato da Tadao Ando per Cauny, azienda di orologi nata in Svizzera e oggi con sede in Portogallo. Dopo le collaborazioni con Álvaro Siza, Eduardo Souto de Moura e Rafael Moneo, Cauny coinvolge un altro protagonista dell’architettura contemporanea per la serie The Architects of Time, per celebrare il tempo non solo come unità di misura, ma come materia di progetto.
Il Premio Pritzker e architetto giapponese più celebre al mondo ha sempre avuto un debole particolare nei confronti del tema del tempo. Quando era guest editor di Domus nel 2021, nel suo manifesto, ha scritto che “ogni cosa è destinata a sfiorire e sbriciolarsi. La storia dell’architettura è una traiettoria fatta di sfide che affrontano questa verità. Vorrei fare dell’eternità, un’idea che l’uomo insegue da tempo immemorabile.”

Nel caso dell’orologio disegnato per Cauny, Ando reinterpreta il concetto di giovinezza attraverso una delle sue metafore più ricorrenti: la mela verde.
Nella poetica di Ando, questo frutto ricorre spesso: all’interno delle sue installazioni, come quella allestita all’Armani/Silos in occasione del Fuorisalone di Milano 2019, o nei cortili dei suoi musei, come quella dal diametro di 30 metri che ha collocato davanti al Museo d’Arte della Prefettura di Hyōgo.
“Questo orologio riflette lo spirito della mela verde: acerba, un po’ aspra, ma piena di promesse. Il poeta americano Samuel Ullman scrisse che la giovinezza non è un periodo della vita, ma uno stato d’animo: il coraggio di affrontare le difficoltà senza paura, la resilienza di continuare a sognare nonostante le battute d’arresto” commenta Ando presentando il suo orologio.

Il Cauny Ando è disponibile in due versioni, una da 31,5 mm, l’altra più ampia e versatile da 37,5 mm, ed è proposta in due finiture: totalmente in acciaio spazzolato, sobria e che richiama l’estetica severa e concreta tipica del linguaggio di Ando, oppure in una vivace tonalità verde mela. La distinzione tra i due modelli, entrambi con la freccetta dei minuti a forma di foglia, è stata pensata indipendentemente dall’età, come “un promemoria che la giovinezza non è un periodo, ma un movimento del cuore.”
Non è la prima volta che l’architetto passa dalla scala architettonica a quella del design, e nemmeno la prima volta che realizza un orologio. In passato, Tadao Ando ha collaborato con Bulgari, reinterpretando il celebre modello Octo Finissimo attraverso il suo linguaggio estetico inconfondibile: forme essenziali, volumi puri e una riflessione sul vuoto e la materia.
Con Cauny, Ando si muove in una direzione diversa, realizzando un orologio meno costoso, ludico ma anche rappresentativo, utilizzando il suo simbolo per eccellenza. Sempre a Domus, quando gli è stato chiesto quale fosse la sua idea di architettura, in occasione della sua investitura come guest editor dell’anno 2021, Ando ha indicato proprio una mela.
Tutte le foto: courtesy Cauny