Portare la pluralità di linguaggi a teatro: l’artista Lonneke Gordijn di Studio Drift, la regista Monique Wagemakers e la coreografa Nanine Linning hanno lavorato assieme per trasformare L’Orfeo seicentesco di Claudio Monteverdi in una “Gesamtkunstwerk”, opera d’arte totale. La novità più rilevante è Ego, un blocco di oltre 16 km di filo di nylon, sottile come un capello, che viene mosso da otto tiranti collegati al suo perimetro. Rigidità, fluidità, armonia, inquietudine: grazie alle molteplici forme che è in grado di assumere, la scultura posta al centro della scena rispecchia un ampio spettro di emozioni dell’animo umano, accompagnando per intero l’interpretazione dell’opera. Lo spettacolo debutta il 25 gennaio 2020 a Enschede, in Olanda, prima tappa di un tour nazionale che includerà anche il prestigioso Koninklijk Theater Carré di Amsterdam il 9 e 11 febbraio 2020.
L’Orfeo esordisce a teatro con “Ego”, l’installazione dinamica di Studio Drift
Un artista, un regista e un coreografo lavorano insieme per portare in scena un mito greco profondamente rivisitato. Attraverso una struttura in movimento che incarna tutti i sentimenti dell'animo umano.
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- Giulia Ronchi
- 14 gennaio 2020
- Enschede, The Netherlands
- set design
- 2020
- L’Orfeo di Monteverdi
- Ego di Lonneke Gordijn (Studio Drift)
- Monique Wagemakers, Lonneke Gordijn, Nanine Linning
- Wilminktheater
- 25 gennaio 2020 (anteprima)
- Wenninkgaarde 40-42, Enschede, Paesi Bassi