CC tapis rilegge Chromophobia unendo design, artigianato e arte

Il percorso espositivo ideato da Aldo Parisotto mette insieme designer contemporanei e artisti sulle note di Chromophobia, il volume di David Batchelor in cui si traccia l’avversione occidentale per il colore.

Opere d’arte e tappeti firmati compongono la composizione curato da Aldo Parisotto nello showroom di CC tapis a Milano. La commistione tra prodotto e opera avviene sulla traccia di Chromophobia il volume di David Batchelor pubblicato nel 2001, in cui si associa il pensiero occidentale alla paura contaminatrice del colore.

Fig.1 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.2 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.3 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.4 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.5 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.6 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.7 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.8 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.9 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.10 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
Fig.11 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017

Sviluppato in tre spazi monocromatici in totale assenza di decoro, le opere di Herbert Hamak, David Simpson, Luigi Carboni, Claudio Parmeggiani, Marcello Jori, Arthur Duff e Mats Bergquist dialogano con i lavori tessili disegnati da Faye Toogood, Daniele Lora e Parisotto+Formenton, e realizzati da esperti artigiani del Gabon centrale. Il risultato è un disegno equilibrato di muri spazzolati, monocromi, dettagli industriali e ricche trame colorate. Il percorso è stato realizzato in collaborazione con le gallerie d’arte Studio La Città, Galleria de Foscherari e Galleria Africa Curio, Milano.

Fig.11 CC tapis, Chromophobia, Milano, 2017
  • Chromophobia
  • Aldo Parisotto
  • fino al 27 ottobre 2017
  • Faye Toogood, Daniele Lora e Parisotto+Formenton
  • Herbert Hamak, David Simpson, Luigi Carboni, Claudio Parmeggiani, Marcello Jori, Arthur Duff e Mats Bergquist
  • Piazza Santo Stefano 10, Milano