L'articolato progetto ideato da Starling ha inizio a Torino, dove, anche grazie a un tocco di britannica serendipity, l'artista scopre che in città è conservato il ritratto del Maharaja Yeshwant Rao Holkar Bahadur. Forse sconosciuto a molti, il personaggio è invece per Starling una figura di rilievo, le cui idee e azioni scrissero un affascinante capitolo di quella storia della cultura che tanto lo appassiona. Educato in Inghilterra, e pronipote di uno dei Governatori che più contribuirono alla modernizzazione dell'India, nel 1929 il Principe commissionò il rinnovamento della propria residenza di Manik Bagh – progettata dagli inglesi MacKenzie & Co. – all'architetto tedesco Eckart Muthesius, incaricandolo di disegnarne gli arredi interni. Nei giardini dello stesso palazzo, il Principe aveva anche intenzione di far costruire un tempio all'interno del quale dovevano essere ospitate tre versioni di Bird in Space, le sculture di Brancusi che aveva acquistato a Parigi direttamente dall'artista. L'interesse nei confronti di Brancusi era anche condiviso dall'architetto tedesco, che progettò alcuni degli arredi ispirandosi alla pulizia formale tipica dello scultore di origine romena. Oltre al lavoro per il Principe, l'avventura indiana di Muthesius continuò in una consulenza al regista Fritz Lang, il quale girò nel Paese due lungometraggi. Attraverso una serie di ventuno raffinate stampe al platino, Starling propone alcune immagini-chiave di tale storia poco conosciuta e forse mai scritta integralmente. In mostra, l'artista include anche tre blocchi in marmo, ricavati dalla stessa qualità, ormai non più in commercio, al tempo utilizzata da Brancusi per le sue celebri opere. Per il visitatore, percorrere, o meglio ascendere i sette piani della "Fetta di Polenta" significa scorgere grazie all'artista e all'eccentricità del progetto antonelliano circonvoluzioni complesse, all'interno delle quali ciascuna delle stanze che ospitano la mostra diventa davvero un luogo della memoria e il catalizzatore capace di azionare un fertile circuito di idee, fatti e sogni, all'interno del quale razionalità e follia scambiano continuamente i propri ruoli.




Cordivari mette la tecnica in dialogo con l’estetica
Con le trame ritmate della loro superficie esterna, i ventilconvettori Run e Seven Lines diventano un componente naturale nel paesaggio degli interni contemporanei.