Pareti gioiello per una Maison del lusso. Patrick Jouin rinnova lo showroom Van Cleef & Arpels a Place Vendôme, Parigi Jewel walls for a luxury Maison. Fotografia di Eric Laignel A cura di Maria Cristina Tommasini
La trasformazione delle città avviene sempre più spesso all’interno degli edifici, secondo un processo che Andrea Branzi definisce “Rivoluzione Viscerale” e che si manifesta innanzi tutto attraverso l’’interiorizzazione’ dello spazio metropolitano. “La qualità di un luogo urbano non è più costituita dall’efficacia dello scenario architettonico, ma piuttosto dalla sofisticazione dei vari interior design, dai prodotti presenti nelle vetrine… Le viscere della città costituiscono oggi il nucleo centrale del suo funzionamento” (Domus 897).
In questa prospettiva, i micro-progetti che incessantemente trasformano gli interni metropolitani, in primo luogo i negozi – come il progetto di Patrick Jouin per Van Cleef & Arpels – sono il termometro di questa rivoluzione. Nel 1906 Alfred Van Cleef, Estelle Arpels e suo fratello Charles aprirono il loro Salon al numero 22 di Place Vendôme, nell’Hôtel de Ségur, costruito su disegno di Jacques V. Gabriel, allievo di Jules Hardouin-Mansart. Il progetto di Patrick Jouin riguarda una porzione (in totale una superficie di 158 m2) di questo edificio, comprendente gli spazi storici in cui la Maison è nata. “Prima di iniziare qualsiasi progetto, osservo il luogo e tento di capirne la sua storia, i punti forza e i difetti.
Place Vendôme è unica: la sua concezione – originariamente una spianata destinata a ospitare una statua di Luigi XIV – la lega incontestabilmente alla gloria e alla storia, mentre la sua architettura è un magnifico esempio dello stile del XVIII secolo. Inoltre, Place Vendôme è sempre stata associata all’eccezionalità e al lusso totale… Tutto ciò ci ha portato a concepire un progetto d’interni che creasse un equilibrio tra questa ricca tradizione e l’innovazione contemporanea”. Patrick Jouin ha lavorato soprattutto sulle superfici, modellandole, rivestendole e decorandole. Per ottenere gli effetti desiderati, si è servito di due tecniche, la pannellatura in legno e la modellatura ornamentale a stucco, nonché di una scenografica illuminazione.
Le parti in quercia presentano una sottile modanatura, leggermente a basso rilievo, che circonda i pannelli centrali. I motivi decorativi sono scolpiti a mano e tutti diversi, anche se ciascun disegno sembra allungarsi a incontrare i decori dei pannelli contigui. L’effetto complessivo è simile a un ‘affresco’ di rami e fiori che si protendono in modo naturale verso le finestre. Quindi Jouin ha giustapposto all’ordinata boiserie una successione di forme curve, che si allungano da un’estremità all’altra della boutique, percorse da un lungo arabesco sulla parete di fondo del salone principale. L’arabesco, posto a livello d’occhio, rappresenta una ghirlanda, che pare crescere dall’arabesco stesso, per la cui realizzazione è stato impiegato un impasto di intonaco a base gesso e di fibre vegetali o fibra di vetro. Altrettanto fondamentale per la scenografia degli spazi è l’illuminazione, per la quale Jouin si è avvalso dell’aiuto di Hervé Descottes.
L’atmosfera è dominata dal fantasmagorico luccichio di un enorme lampadario – formato da una miriade di bolle di vetro di Murano soffiate a mano – appeso nell’apertura circolare della rotonda che si apre al secondo piano della boutique. L’effetto drammatico è rinforzato dalla parete sagomata che protegge il lampadario allungandosi sino al pavimento del piano inferiore: gli stilizzati fiori di rosa che la rivestono sono dorati con foglia d’oro bianco a 11 carati.
Preziose pieghe del muro
da Domus 901 marzo 2007Pareti gioiello per una Maison del lusso. Patrick Jouin rinnova lo showroom Van Cleef & Arpels a Place Vendôme, Parigi Jewel walls for a luxury Maison. Fotografia di Eric Laignel A cura di Maria Cristina Tommasini

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- 19 marzo 2007