Parigi, École d’Architecture Paris-La-Seine. È qui che nel 1997 la brasiliana Carolina Bueno conosce i tre ‘colleghi’ francesi Gregory Bousquet, Olivier Raffaëlli e Guillaume Sibaud. Insieme decidono di fondare lo studio Triptyque e, dopo un primo periodo a Rio de Janeiro, stabiliscono a San Paolo il proprio quartier generale.

Oltre a partecipare a numerosi concorsi internazionali (tra gli altri, quello per un memoriale dello tsunami in Thailandia e per il Museo della Tolleranza di San Paolo, che è valso loro una menzione d’onore), il quartetto è autore del restyling di un esclusivo centro commerciale, dove un’ampia facciata vetrata ‘rinnova’ il tradizionale concetto di vetrina.

La loro ultima creazione, la libreria Treme-Treme (in italiano, tremore) è stata pensata come un omaggio alla megalopoli tropicale e come una celebrazione del disordine creativo dei suoi più giovani abitanti, che sembrano vivere a ritmo di samba. Flessibile e modulare, la libreria può assumere combinazioni quasi infinite.

Montanti e scaffali si possono inclinare e piegare a diverse angolazioni, al punto che la struttura in mdf laccato sembra diventare quasi elastica, per adattarsi anche agli spazi più improbabili. I vani possono essere chiusi o aperti e dimensionati per riporre libri, oggetti, televisori al plasma o LCD e computer. A disposizione degli utenti, cinque varianti dimensionali (S, M, L, XL, XXL) e 17 tonalità di colore. E.S.

https://www.triptyque.com