Kenzo Tange: un'architettura segnale

La torre Shizuoka rappresenta il principio, e il simbolo, dell'idea di struttura urbana "tridimensionale" che Tange preconizza. Quasi come parte di una megastruttura urbana, questo "pilone" diventa un segnale afferrabile anche a grande velocità e uno stimolo indiretto all'intuizione dei nuovi concetti di città.

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Pubblicato in origine su Domus 463 / giugno 1968

La torre Shizuoka di Kenzo Tange: un'architettura segnale

Nella zona di Shinbashi a Tokio, su uno stretto terreno triangolare a una curva delle sopraelevate (treno e autostrada) Kenzo Tange ha costruito, per l'editore di giornali Shizuoka, questo straordinario edificio, di dodici piani: una unica colonna cilindrica alta cinquantasette metri (diametro m. 7,70) - in cemento, rivestita in alluminio anodizzato bronzo - che contiene le scale, gli ascensori e gli spazi di servizio, e dalla quale sporgono a sbalzo le capsule vetrate che contengono gli uffici (distaccate da spazi vuoti, fra i vari piani, per future teoriche aggiunte di altre capsule a sbalzo). L'edificio è discusso, dal punto di vista dell'utilizzazione dello spazio, o meglio delle forze: l'enorme colonna delle comunicazioni verticali potrebbe servire a ben più che alle poche stanze "appese ".

La torre Shizuoka di Kenzo Tange, Domus 463 / giugno 1968. Vista pagine interne

Ma esso rappresenta il principio, e il simbolo, dell'idea di struttura urbana "tridimensionale" che Tange preconizza: quasi fosse il primo "pilone" di una megastruttura urbana quale quella - poggiante sul terreno solo attraverso le "torri" delle comunicazioni verticali e snodata con corpi orizzontali a trave, disposti a diversi livelli - che si delinea nel progetto di Tange per il quartiere di Tsukiji, non realizzato, nel suo piano per la nuova città di Skopije e anche nall'Yamanashi Communication Centre, già costruito.

Collocato nel luogo dove è, presso il veloce passaggio, in curva, di grandi linee di comunicazione (oltre all'autostrada, il nuovo treno Tokaido Super-Express) cioè in un punto nevralgico e dinamico della città, questo "pilone" diventa un'architettura segnale - un segnale afferrabile anche a grande velocità - e uno stimolo indiretto all'intuizione dei nuovi concetti di città. Vi è anche una coerenza, infine, fra tale architettura segnale e il lavoro giornalistico - cioè di comunicazione attraverso le immagini - di chi la abita.

[Foto da: The Japan Architect 140, aprile 1968 e da The Architectural Forum, marzo 1968]

La torre Shizuoka di Kenzo Tange, Domus 463 / giugno 1968. Vista pagine interne