Saarinen: un edificio in ferro

Vetro e metallo creano la fisionomia della sede della Deere and Co., pubblicata nelle pagine di Domus nel 1965. Qui Saarinen dimostra come la sua architettura non sia mai né suggerita né soggiogata dal normale uso tecnico o espressivo di una materia, pur sapendo fare della materia stessa la protagonista dell'opera.

L'archivio digitale di Domus include tutti i numeri a partire dal 1928. Se sei interessato ad abbonarti clicca qui.


Pubblicato in origine su Domus 422 / gennaio 1965

Un edificio di Saarinen in ferro, da poco inaugurato
È la sede degli uffici di un'industria di macchine agricole, la John Deere and CO. Una costruzione in ferro in una speciale lega che, senza verniciatura, si autoprotegge con un suo ossido, assumendo col tempo una bellissima patina oscura. Una struttura completamente esposta, e identificata con l'architettura, in un disegno di grande equilibrio. E soprattutto interessante è il modo con cui il grande edificio è stato inserito nel paesaggio, un verde paesaggio collinoso: la costruzione è posta nel centro di un avvallamento, e ciò riduce le sue dimensioni; ma, a sua volta, essa dà al paesaggio una caratteristica e un significato nuovi.

Architettura e paesaggio; l'uno si arricchisce dell'altra per contrasto. Qui Saarinen dimostra ancora una volta la sua intelligenza e intuizione del problema, volta a volta diverso. E la sua sensibilità a materiali e a tecniche costruttive diverse. La sua architettura non è mai né suggerita né soggiogata dal normale uso tecnico o espressivo di una materia – sia calcestruzzo, o ferro, o pietra – pur sapendo fare della materia stessa la protagonista dell'opera; il modo con cui egli ha inserito questa sua architettura nel paesaggio e nella funzione cui era destinata è tale che ora riesce difficile pensare per quel luogo o per quella ditta un edificio diverso.

In apertura e qui sopra: la sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne

Lo stesso si può dire per l'airterminal TWA, o per l'aeroporto Dulles o per i college a Yale, dove, con elementi espressivi diversi, lo scopo di testimonianza inventiva dell'architettura è sempre raggiunto. Di Saarinen è sempre riconoscibile, più che la mano, il pensiero, il metodo, il modo di riconoscere e di affrontare, con radicale inventiva, la diversa natura dei problemi, e di portarli a una soluzione che li caratterizzi, risolvendoli così a fondo da fare di ogni caso un simbolo.

La sala di esposizione della sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne

Vetro e metallo creano la fisionomia dell'edificio. La struttura, tutta scoperta, e i brise soleil esterni, a lamine orizzontali, sono in uno speciale tipo di acciaio (corten) che non va verniciato: nei primi due anni la superficie si ossida, in rosso ruggine – un colore naturale – e poi si fissa, assumendo una bellissima patina bruna. l vetri sono a specchio, per le pareti esterne degli uffici (respingono il calore per il 52,3% e la luce per il 62%). Non vi sono serramenti, o telai per le pareti di vetro: esse sono direttamente inserite nella struttura, col solo tramite di guarnizioni elastiche in neoprene.

La sala di esposizione è un corpo a sè: è un grandissimo ambiente alto due piani, circondato da galleria, in cui sono esposte le grandi macchine agricole che la Deere and Co. produce. E qui è anche uno straordinario pezzo unico, composto da Alexander Girard: un pannello lungo cinquantacinque metri e alto due e mezzo, assemblage tridimensionale, che raccoglie duemila documenti della storia "agricola" americana: dall'aratro che John Deere fabbricò nel 1837 ai primi trattori del 1918: il primo evo, coraggioso e patetico, dell'agricoltura americana.

Una struttura completamente esposta, e identificata con l'architettura, in un disegno di grande equilibrio
La sala di esposizione della sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne

Secondo il metodo di Girard - che è uno dei collezionisti più sottili e più pazienti che esistano – si è operato coi soli documenti, direttamente, senza trasposizioni nè grafiche nè mentali; e la carica poetica di questa formidabile sequenza, è – come in Wl(l /iOrete coperta dagli ex-voto – nella molteplicità dei casi individuali, e nella intensità degli accostamenti. Non c'è un originale uguale all'altro. Gli oggetti sono fissati, a distanza, con spilli di diversa lunghezza, su un fondo che è anch'esso un documento: assi di antichi fienili del Middle West, ricercate e raccolte, come tutti gli altri oggetti, da Girard, in due anni di viaggi.

Una parete dell'auditorium della sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois, foto di Ezra Stoller. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne

Disegnato dallo studio di Saarinen, anche l'arredamellto degli uffici, che in parte è destinato alla produzione di serie. Qui, le scrivanie delle segretarie del piano direzionale (in questo piano l'area centrale è stata mantenuta intera e continua, senza diaframmi verticali, secondo il nuovo criterio di distribuzione degli uffici): le scrivanie sono a piedestallo, un unico piedistallo, fissato al pavimento: sul piano della scrivania, uno scaffale centrale raccoglie, in un unico volume, i ripiani per le carte, il telefono (a tasti, non a disco), i comandi dei citofoni: il piano di scrittura resta sgombro. Le cassettiere delle scrivanie tipo, per la serie, sono studiate con grande accuratezza nella ripartizione degli spazi: si scompongono in diversi cassetti minori, scorrevoli in diverse direzioni.

La sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne
L'auditorium della sede della Deere and Co. di Eero Saarinen e Associati, Moline, Illinois, foto di Ezra Stoller. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne
Due ponti collegano il corpo centrale ai corpi minori. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne
Dettaglio degli elementi d'arredo degli uffici, disegnati dallo studio Saarinen. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne
Dettaglio degli elementi d'arredo degli uffici, disegnati dallo studio Saarinen. Domus 422 / gennaio 1965, vista pagine interne