La casa in viaggio
Pubblicato in origine su Domus 467 / ottobre 1968
Una casa che si possa trasportare intera, e attrezzata, da un luogo di impianto all'altro, per via terra (camion, treno), d'acqua (zattera), d'aria (elicottero).
Le sue pareti stesse, in parte ripiegate, fanno da contenitore per il trasporto.
Il modello e gli schemi illustrano come avviene il montaggio, una volta scaricata dal mezzo di trasporto la casa 'imballata in se stessa', raccolta in due unità uguali: un'unità riempita dalle attrezzature del bagno, della cucina, degli armadi (prefabbricate, in plastica) e dal letto; l'altra, riempita dai mobili del soggiorno e del pranzo.
Una proposta, questa, che può essere utilizzata non solo per le vacanze, ma per alloggi temporanei presso cantieri, o durante i congressi e le fiere, o nelle università. Il progetto è del giovane Wilfried Lubitz studente alla Werkkunstschule di Krefeld, Germania.
Quando è in viaggio, la casa è ridotta al puro volume della cellula dei servizi (cucina e bagno), montata su ruote e trainata, un volume di 5,98 metri cubi.
La casa in viaggio
Nel 1968 Domus pubblicava prototipi di case trasportabili, in perfetta linea con lo spirito nomadico del tempo. Oggi questo curioso articolo ci fa riflettere sulle diverse possibilità d'uso di alloggi temporanei pensati per essere montati su ruote e trainati.
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- 30 giugno 2012
Quando si arriva al posto prescelto per la sosta, in meno di mezz'ora la casa si 'sviluppa' in una cupola abitabile, che copre una superfice di 24,80 metri quadri.
Le pareti laterali della cellula dei servizi si abbattono orizzontalmente formando un pavimento esagonale; e il coperchio traslucido della cellula si solleva (per mezzo di un argano pneumatico) liberando la tenda gonfiabile che crea la cupola (la si gonfia con un semplice compressore, collegato al motore della macchina); la cupola contiene sei letti pneumatici, e sei supporti girevoli per gli abiti.