La Roma nascosta raccontata con foto istantanee e un mixtape

In esclusiva per Domus e OSS – Ortigia Sound System festival, il duo formato dal produttore elettronico Donato Dozzy e dalla cantautrice Eva Geist mostra i margini della capitale attraverso una serie di immagini e musica.

Eva Geist: "Questo è Largo Perestrello, vicino a casa mia. Un luogo particolare perché punto ritrovo di tutti: senzatetto, bambini, migranti, vecchietti e spacciatori. Questo bambino era molto divertito nel vedermi fare delle fotografie e si è avvicinato senza paura. Io qui vado semplicemente per osservare quello che succede. È la piazza per eccellenza."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Passando di qui ho pensato a un lavoro che ho fatto per la mostra 'Piranesi Oggi' alla Casa di Goethe. In una delle video interviste che ho realizzato insieme Pierluca Zanda, l’artista Flaminia Lizzani espone cosa è per lei Roma oggi: traffico, rumore, rovine, sovrapposizioni tra moderno e antico… Porta Maggiore è un luogo che Lizzani attraversa ogni giorno e che rappresenta la sua visione della città."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Questa è una cosa che vediamo praticamente ogni giorno: una stanza particolare all'interno dell'androne del palazzo dove vivo. È la finestra di un terrazzo al chiuso che sembra non avere alcuna utilità. È nella parte del palazzo più esposta al sole e il suo disegno genera dei bellissimi giochi di luce."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "questo è semplicemente uno scorcio di un palazzo in centro che mi ha colpito."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Sempre al lato della piazza c'è una parete con questo grande murales. L'autore è lo street artist Etam Cru. Questo è un quartiere popolare, che già Pasolini aveva notato venendoci a trascorrere i suoi pomeriggi. Qui c'è tanta arte e alcune opere di street art sono veramente interessanti. L’opera ritrae un clochard che esce da un bidone dell’immondizia con l’aria completamente sfatta e una caffettiera in mano. L’artista ha dedicato un’intera parete a una scena che è sotto gli occhi di tutti costantemente e a cui nessuno fa caso. È un momento di sublime quotidiano…" Donato Dozzy: "…e ci ricorda anche che i romani senza caffè non vanno da nessuna parte, senza esclusioni."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Lungotevere dei Mellini. Quando il tempo lo permette mi fermo qui a osservare il Tevere. È una vista a me cara."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "viale Cortina d'Ampezzo. La cosa importante di questa foto e che è stata scattata attorno alle sette di sera, quando i palazzi diventano arancioni per la luce. È una cosa che a Roma trovo particolarmente struggente. Sia all’alba che al tramonto si aggiunge il bello al bello."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Questo è l’uomo che ci dà da mangiare tutta la settimana. Massimo il fruttarolo. Si è conquistato la nostra fiducia mese dopo mese. Ha degli ottimi prodotti ed è richiestissimo nel quartiere." Eva Geist: "Sulla sinistra c’è la classica Ape ferma per la strada – anche la domenica – con cui vende verdure a km0, perché arrivano tutte dall’Agro Pontino. Per me che ho vissuto nove anni al Nord è molto romantico. È una cosa tipica di Roma e del Sud Italia."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Tag orribili e di cattivo gusto sulle pareti, e un accrocco di rifiuti: un emblema di Roma."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Qui siamo sempre in zona Monte Mario. Spesso con Andrea facciamo delle passeggiate, ed esploriamo tutta una serie di vie interne che godono di una certa pace e tranquillità. Questo è uno scorcio in cui ci siamo imbattuti, molto arcano. Le mattonelle ci trasportano in posti lontani, come il Portogallo o Amalfi." Eva Geist: "Uno dei testi del Quadro di Troisi parla proprio di questa situazione: 'Finché le mattonelle / Mi chiamano / Mi fermo e ridono'."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Questo è Ponte Casilino. Ci troviamo in un punto da cui si scorgono le due ferrovie, quella urbana e quella nazionale. La prima trasporta questo fantomatico trenino che credo sia uno dei mezzi di trasporto più antichi d’Italia, e che va da Termini al quartiere Giardinetti. Si vede anche l’antico acquedotto. È un punto monto romantico ma allo stesso tempo disturbante. Questa via la chiamano 'la strada delle tre T: treno, trenino e traffico'. Ci sono abitazioni su tutti i due lati e chi vive lì subisce un martello pneumatico. Io ho abitato in questa strada e ti assicuro che non puoi guardare neanche un film perché il rumore sovrasta qualsiasi cosa."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Via Nemea, a Roma Nord. Questa strada forse rappresenta la mia intera vita. Ho sempre visto questa voliera, sin da quando ero piccolo, e non ci sono mai stati degli uccelli dentro." Eva Geist: "Dovremmo farci un video dentro."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Un altro murales dedicato a un ragazzo morto prematuramente. Questi 'sonetti' popolari urbani sono ovunque."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Ponte Milvio. Questa zona è cambiata molto negli ultimi anni, specialmente in seguito a un popolare film per adolescenti. Questa insegna invece è rimasta lì, probabilmente dall'inizio del secolo scorso. Alle spalle si può vedere poi la Chiesa Gran Madre di Dio."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Un’altra visuale a cui mi sento molto legato. Questo palazzo, costruito immagino negli anni Sessanta, si trova di fronte a casa di mia mamma. Lo vedevo ogni giorno da quella che era la mia camera da letto. Dalle sue forme sembra un’astronave e mi sono sempre chiesto il perché delle scelte estetiche e tecniche. Mi ricorda le mie passioni per la fantascienza, i robot, i missili..."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist e Donato Dozzy: "Questo è un luogo di sperimentazione musicale importantissimo per la città: la Pescheria. Qui i ragazzi di Tropicantesimo hanno creato una sorta di libreria di dischi dove gli invitati possono ascoltare musica, suonare e dialogare. La dj ritratta è Lola Kola, una persona rilevante per la scena artistica romana. La Pescheria è un luogo di propagazione della cultura che ci piaceva citare."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy e Eva Geist (all’anagrafe Donato Scaramuzzi e Andrea Noce) vivono in due poli opposti di Roma: lui abita in zona Monte Mario, un tranquillo quartiere residenziale immerso nel verde, lei a Malatesta, area viva, creativa e multietnica. Abbiamo chiesto ai due musicisti – che insieme portano avanti il progetto Il Quadro di Troisi – di raccontarci i paesaggi della capitale attraverso una serie di fotografie instantanee realizzate con una Fujifilm Instax, e i suoi scenari sonori con un mixtape, che la coppia ha realizzato in esclusiva per Domus e OSS – Ortigia Sound System festival.

Il produttore di musica elettronica Donato Scaramuzzi (Donato Dozzy), e la cantautrice Andrea Noce (Eva Geist). Dal loro incontro nasce il progetto musicale Il Quadro di Troisi, il cui primo disco omonimo è stato pubblicato nel 2020 dall’etichetta discografica tedesca Raster

Nel racconto di Donato e Eva, immagini e musica convergono per descrivere una città anti-monumentale. “Abbiamo semplicemente provato a catturare dei momenti della nostra giornata. Abbiamo pensato a lungo al concept, ma alla fine ci siamo detti che proprio vicino a noi ci sono cose uniche nella loro semplicità e banalità. Nonostante Roma abbia una dimensione cosmopolita, ogni suo quartiere è un villaggio e una realtà indipendente. Abbiamo provato a raccontare le nostre periferie e alcuni istanti poetici legati al quotidiano,” ci spiega il duo di musicisti. 

Il mixtape è pensato come se fosse la colonna sonora di alcune fasi della loro giornata. “Abbiamo voluto seguire le affinità di suono dei vari luoghi con brani molto diversi ma dallo stesso approccio impressionista. Per il mixtape abbiamo selezionato brani di ogni epoca, soffermandoci sulla musica sperimentale, nascosta. Anche qui raccontiamo i tanti lati oscuri di Roma: musica creata in contesti marginali, misteriosa, poetica e legata all’aspetto intimistico della città.”

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra Domus e OSS – Ortigia Sound System, un festival di musica elettronica che si svolge a Ortigia, in Sicilia, dal 2014. La manifestazione combina i tradizionali ritmi mediterranei con le nuove tendenze della musica contemporanea. Si ringrazia Fujifilm per aver fornito agli artisti la fotocamera istantanea analogica instax mini 40.

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Questo è Largo Perestrello, vicino a casa mia. Un luogo particolare perché punto ritrovo di tutti: senzatetto, bambini, migranti, vecchietti e spacciatori. Questo bambino era molto divertito nel vedermi fare delle fotografie e si è avvicinato senza paura. Io qui vado semplicemente per osservare quello che succede. È la piazza per eccellenza."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Passando di qui ho pensato a un lavoro che ho fatto per la mostra 'Piranesi Oggi' alla Casa di Goethe. In una delle video interviste che ho realizzato insieme Pierluca Zanda, l’artista Flaminia Lizzani espone cosa è per lei Roma oggi: traffico, rumore, rovine, sovrapposizioni tra moderno e antico… Porta Maggiore è un luogo che Lizzani attraversa ogni giorno e che rappresenta la sua visione della città."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Questa è una cosa che vediamo praticamente ogni giorno: una stanza particolare all'interno dell'androne del palazzo dove vivo. È la finestra di un terrazzo al chiuso che sembra non avere alcuna utilità. È nella parte del palazzo più esposta al sole e il suo disegno genera dei bellissimi giochi di luce."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "questo è semplicemente uno scorcio di un palazzo in centro che mi ha colpito."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Sempre al lato della piazza c'è una parete con questo grande murales. L'autore è lo street artist Etam Cru. Questo è un quartiere popolare, che già Pasolini aveva notato venendoci a trascorrere i suoi pomeriggi. Qui c'è tanta arte e alcune opere di street art sono veramente interessanti. L’opera ritrae un clochard che esce da un bidone dell’immondizia con l’aria completamente sfatta e una caffettiera in mano. L’artista ha dedicato un’intera parete a una scena che è sotto gli occhi di tutti costantemente e a cui nessuno fa caso. È un momento di sublime quotidiano…" Donato Dozzy: "…e ci ricorda anche che i romani senza caffè non vanno da nessuna parte, senza esclusioni."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Lungotevere dei Mellini. Quando il tempo lo permette mi fermo qui a osservare il Tevere. È una vista a me cara."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "viale Cortina d'Ampezzo. La cosa importante di questa foto e che è stata scattata attorno alle sette di sera, quando i palazzi diventano arancioni per la luce. È una cosa che a Roma trovo particolarmente struggente. Sia all’alba che al tramonto si aggiunge il bello al bello."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Questo è l’uomo che ci dà da mangiare tutta la settimana. Massimo il fruttarolo. Si è conquistato la nostra fiducia mese dopo mese. Ha degli ottimi prodotti ed è richiestissimo nel quartiere." Eva Geist: "Sulla sinistra c’è la classica Ape ferma per la strada – anche la domenica – con cui vende verdure a km0, perché arrivano tutte dall’Agro Pontino. Per me che ho vissuto nove anni al Nord è molto romantico. È una cosa tipica di Roma e del Sud Italia."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Tag orribili e di cattivo gusto sulle pareti, e un accrocco di rifiuti: un emblema di Roma."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Qui siamo sempre in zona Monte Mario. Spesso con Andrea facciamo delle passeggiate, ed esploriamo tutta una serie di vie interne che godono di una certa pace e tranquillità. Questo è uno scorcio in cui ci siamo imbattuti, molto arcano. Le mattonelle ci trasportano in posti lontani, come il Portogallo o Amalfi." Eva Geist: "Uno dei testi del Quadro di Troisi parla proprio di questa situazione: 'Finché le mattonelle / Mi chiamano / Mi fermo e ridono'."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Questo è Ponte Casilino. Ci troviamo in un punto da cui si scorgono le due ferrovie, quella urbana e quella nazionale. La prima trasporta questo fantomatico trenino che credo sia uno dei mezzi di trasporto più antichi d’Italia, e che va da Termini al quartiere Giardinetti. Si vede anche l’antico acquedotto. È un punto monto romantico ma allo stesso tempo disturbante. Questa via la chiamano 'la strada delle tre T: treno, trenino e traffico'. Ci sono abitazioni su tutti i due lati e chi vive lì subisce un martello pneumatico. Io ho abitato in questa strada e ti assicuro che non puoi guardare neanche un film perché il rumore sovrasta qualsiasi cosa."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Via Nemea, a Roma Nord. Questa strada forse rappresenta la mia intera vita. Ho sempre visto questa voliera, sin da quando ero piccolo, e non ci sono mai stati degli uccelli dentro." Eva Geist: "Dovremmo farci un video dentro."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist: "Un altro murales dedicato a un ragazzo morto prematuramente. Questi 'sonetti' popolari urbani sono ovunque."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Ponte Milvio. Questa zona è cambiata molto negli ultimi anni, specialmente in seguito a un popolare film per adolescenti. Questa insegna invece è rimasta lì, probabilmente dall'inizio del secolo scorso. Alle spalle si può vedere poi la Chiesa Gran Madre di Dio."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Donato Dozzy: "Un’altra visuale a cui mi sento molto legato. Questo palazzo, costruito immagino negli anni Sessanta, si trova di fronte a casa di mia mamma. Lo vedevo ogni giorno da quella che era la mia camera da letto. Dalle sue forme sembra un’astronave e mi sono sempre chiesto il perché delle scelte estetiche e tecniche. Mi ricorda le mie passioni per la fantascienza, i robot, i missili..."

La Roma nascosta raccontata da Il quadro di Troisi

Eva Geist e Donato Dozzy: "Questo è un luogo di sperimentazione musicale importantissimo per la città: la Pescheria. Qui i ragazzi di Tropicantesimo hanno creato una sorta di libreria di dischi dove gli invitati possono ascoltare musica, suonare e dialogare. La dj ritratta è Lola Kola, una persona rilevante per la scena artistica romana. La Pescheria è un luogo di propagazione della cultura che ci piaceva citare."