Gian Maria Tosatti mostra un paesaggio senza tempo

L'intervento dell'artista italiano sulla superficie del lago Kuyalnyk è parte di un progetto itinerante che parla della crisi della democrazia.

La crisi della democrazia e la conseguente scomparsa della civiltà occidentale sono i temi d’indagine dall’artista Gian Maria Tosatti per la sua ultima installazione a Odessa, in dialogo con il paesaggio del lago Kuyalnyk.

L’episodio di Odessa è parte di Il mio cuore è vuoto come uno specchio, un progetto articolato che da qualche anno porta l’artista in giro per il mondo. L’installazione – che segue altri interventi artistici a Catania, Riga e Città del Capo – è stata sviluppata in seguito a un lungo periodo trascorso in Ucraina, in cui Tosatto ha potuto raccogliere ed elaborare varie suggestioni, includendo il passato sovietico del paese e il disastro nucleare di Chernobyl.

L’opera di Tosatto si mimetizza nel territorio, con l’obiettivo di raccontare la sua complessità e immaginare uno scenario in cui realtà e profezia si mescolano. “In molte città o villaggi si può chiaramente percepire un flusso del tempo difettoso. Il tempo sembra scorrere più lento che in ogni altro posto o uscire al di fuori dei suoi meccanismi. Odessa sembra un pezzo di terra alla deriva del tempo,” racconta l’artista.

Il progetto curato da Kateryna Filyuk e Alessandra Troncone è stato realizzato insieme a The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Izolyatsia Platform for Cultural Initiatives (Kiev), con il supporto dell’Italian Council.

Ultimi articoli di Arte

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram