Fondamenta: una vetrina digitale per nuovi artisti e nuovi collezionisti

Un artista per ognuna delle 194 gallerie partecipanti, un sito dall’interfaccia intuitiva, una rigorosa selezione curatoriale e un tetto massimo di prezzo. Questi e altri sono gli ingredienti del nuovo progetto di Artissima, che prosegue nel dialogo con il suo pubblico.

Non chiamatela fiera virtuale, né viewing room: Fondamenta è un progetto “ongoing” di Artissima, la fiera torinese focalizzata sul contemporaneo, che a novembre 2020 tornerà con la sua 27esima edizione. È in versione digitale ed è il frutto di un grande lavoro collettivo contraddistinto dalla qualità delle opere presentate – 194, un numero ridotto – e dalla approfondita ricerca curatoriale che sta alla base. Quattro le sezioni: Present Future, curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner; Back to the Future, curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar; Disegni, curata da Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge; New Entries, curata da Valerio Del Baglivo; e Main Section, curata da Ilaria Bonacossa. Gli obiettivi sono molteplici: dare risalto alle gallerie, considerate come le vere “fondamenta” attorno alle quali ruotano tutti gli interlocutori del sistema fiera; mantenere il taglio curatoriale, anche nella versione digital; offrire un canale dall’interfaccia intuitiva e semplice da esplorare; richiamare un bacino di nuovi collezionisti, dato che le opere non possono superare il costo di 15 mila euro.

LAMBDA LAMBDA LAMBDA. Nora Turato, Battery life and camera, 2020. Smalto vetroso su acciaio. 192 x 120 cm (formata da due elementi). Courtesy dell’artista e Lambda Lambda Lambda, Prishtina

Il nuovo dispositivo, inaugurato all’inizio di giungo, rimarrà attivo fino al 5 luglio. E il pubblico come ha reagito? A rispondere a questa domanda è direttamente Ilaria Bonacossa, direttrice della fiera. “Fondamenta sta andando molto bene, i collezionisti sono entusiasti della qualità dei lavori e della semplicità di fruizione della piattaforma. Credo che presentare soltanto 194 opere, il distillato di una ricerca curatoriale, sia stata una scelta giusta e in linea con l'identità della fiera. Le gallerie hanno segnato le prime vendite, ma soprattutto hanno ricevuto email di interesse e richiesta di informazioni da persone con cui prima non erano in relazione. Questo era l'obiettivo: far crescere una rete di appassionati e collezionisti e metterli in contatto con le nostre gallerie, che hanno il merito di effettuare un lavoro davvero importante di ricerca e selezione di talenti”.

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