Natee Utarit: Déjà vu

Per Napoli l’artista tailandese ha pensato una mostra, a cura di Demetrio Paparoni, che rappresenta l'incontro tra Oriente e Occidente.
 

L’incontro del Doriforo e del Buddha, che dà il titolo al progetto, non è solo il frutto della suggestione di Utarit, che ha rintracciato nel primo somiglianze con le tradizionali rappresentazioni cambogiane e tailandesi del Buddha che cammina, ma è l’espressione di una riflessione dell’artista che ci suggerisce più profondamente che l’arte, la storia e la cultura di un popolo non sono mai ‘pure’ ma sempre e inevitabilmente ibridate, aperte, attraversate.
L’intero chiostro dove la mostra è allestita diventa così un luogo di meditazione e attorno alle due figure centrali si raccolgono le altre opere. Il passaggio del Buddha è sottolineato infatti da due mosaici in stile pompeiano, intitolati Buddha is here, dove sono raffigurate le sue impronte dei piedi, al centro delle quali è inserito un Dharmacakra, la Ruota del Dharma, anch’esso ibridato di cultura classica, dove gli otto raggi sono sostituiti da altrettante colonne ioniche. Nel continuo gioco di rimandi tra Oriente e Occidente e tra passato e presente che caratterizza l’intera opera, si colloca il grande trittico Reclining Buddha with Volcano dove il Buddha dorato è sdraiato, con rimando all’iconografia dei templi tailandesi, sotto un portico in una piazza rinascimentale, che è a sua volta citazione del noto dipinto della Città ideale (1477), nella versione conservata alla Gemäldegalerie di Berlino, sul cui sfondo in cui svetta però il Vesuvio.
Il salto dal mondo classico alla street art urbana è rapido con il polittico Casa di Buddha: 6 grandi tele su cui, in italiano e in inglese, sono riportati, sullo stile del writing urbano in colore grigio su fondo grigio, versetti tratti dal Dhammapada, un canone buddhista che si ritiene raccolga le parole pronunciate da Gautama Buddha. Sulla tela compare anche un ricamo, che riproduce l’Accademia di Napoli poi Museo Archeologico Nazionale, ripresa da una piccola acquaforte settecentesca inserita in una guida turistica del 1758.

Artista:
Natee Utarit
Titolo:
Déjà vu
A cura di:
Demetrio Paparoni
Dove:
Fondazione Made in Cloister, piazza Enrico De Nicola, 46 – Napoli
Fino al:
4 gennaio 2020

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