Deana Lawson per Kunsthalle Basel: Radiant Blackness

Ieri, l’artista statunitense ha presentato venti fotografie di grandi dimensioni, una serie di lavori più piccoli e video, la maggior parte dei quali mai esposti prima.

Deana Lawson, installation view, Centropy, Kunsthalle Basel, 2020, view on Niagara Falls, 2018 (left) and Taneisha’s

Esigere l'esattezza nella ricerca di una verità storica è andare dove nessuna mente può avventurarsi e tornare intera. Questa affermazione potrebbe rappresentare un perfetto ammonimento dietro la prima mostra monografica e istituzionale in Svizzera di Deana Lawson (1979 Rochester, NY). I suoi avvicinamenti alla fotografia sono, in Kunsthalle Basel, attingendo a racconti non mediati derivanti dal passato - tracce storiche che sottolineano la compressione della memoria collettiva - che, soprattutto in questi giorni, rendono l'amara verità almeno in parte digeribile. 

La nuova serie di lavori di Lawson si è sviluppata nella città di Salvador, a Bahia, una delle regioni brasiliane dove i riti, la gastronomia, le religioni e la musica di origine africana sono più presenti. La mostra di Basilea, intitolata Centropy, presenta una selezione di venti fotografie di grandi dimensioni, oltre a una serie di pezzi più piccoli e video, la maggior parte dei quali mai esposti prima. Installate al primo piano dell'edificio di Steinenberg, le sue foto e installazioni, pur rivelando un profondo grado di intimità con i soggetti, sono meticolosamente messe in scena e spesso basate su disegni e schizzi da lei realizzati prima della sessione, e comprendono oggetti teatrali scelti con cura dall'artista. Realizzate per lo più in spazi interni domestici, queste fotografie sono dotate di un'atmosfera ambigua, tra il voyeuristico, il teatrale, l'etnografico e l'attivista, senza essere completamente sussunte da una di queste possibili interpretazioni. In Brasile, nello stato nordorientale di Bahia, l’artista ha realizzato una serie di fotografie che ritraggono persone e luoghi caratterizzati dalla forte presenza di culture derivanti dalla diaspora africana. 

Lawson ha disseminato la superficie delle sue inedite e radiose nudità (come a esempio in Deleon? Unknown, Latifah's Wedding e Vera, 2020) di intromissioni: foto-combo e segni e tracce e marchi creati per scolpire la purezza dell'immagine con precisi atti di presenza. La visione dell'autore è sempre impressa, fuori e dentro il campo fotografico.

La pratica di Deana Lawson prende a prestito dall'estetica tradizionale, spaziando dalla ritrattistica fotografica e figurativa, all'estetica del documentario sociale, alle fotografie di album di famiglia. Lawson si ispira visivamente alla materialità della cultura del nero e alla sua espressione vista attraverso il corpo e negli ambienti domestici. 

Deana Lawson, installation view, Centropy, Kunsthalle Basel, 2020, view on House of My Deceased Lover, 2019
Deana Lawson, House of My Deceased Lover, 2019, Centropy, Kunsthalle Basel, 2020

Tende di pizzo, unghie artificiali, pelle imperfetta, trame colorate e coperture di plastica per divani sono esempi di materiale visivo che Lawson identifica e valorizza nelle sue immagini. Un'attenzione particolare è rivolta all'illuminazione e alla posa, entrambi costrutti formali utilizzati per trasformare, informare e intensificare le rappresentazioni del potere e della liberazione attraverso lo spazio personale e intimo. 

Dal 2013 ha fotografato, tra gli altri, in Congo, Haiti, Giamaica, Etiopia e Brasile. Il suo lavoro è stato incluso in mostre presso diverse istituzioni, tra cui il Whitney Museum of American Art, il Museum of Modern Art (MoMA), l'Art Institute of Chicago, l'Institute of Contemporary Art di Philadelphia, il MoMA PS1, lo Studio Museum e il KIT Museum di Dusseldorf.

Nell'ambito del 34° progetto curatoriale originale della Bienal de São Paulo, Centropy sarà presentato al Padiglione della Bienal, a San Paolo, all'inizio di ottobre 2020. Con i cambiamenti imposti dalla pandemia di Covid-19, il progetto curatoriale incorporerà ora un gran numero di fotografie di Centropy nella mostra collettiva che si terrà a San Paolo dal 3 ottobre al 13 dicembre 2020.

Titolo:
Deana Lawson: Centropy
Date della mostra:
Dal 9 giugno all'11 ottobre 2020
In cooperazione con:
Fundação Bienal de São Paulo nell'ambito della 34a Bienal de São Paulo
Sede:
Kunsthalle Basel
Indirizzo:
Steinenberg 7, CH-4051 Basilea

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