Milano. BiFace: il ciclo di Franco Mazzucchelli in mostra

Le opere d’arte esposte sono quadri-sculture che non si appendono, “labirinti di contenuto” e completano il ciclo dell’artista della Bieca Decorazione .

“Qual è il futuro dell'arte?”, “Che senso ha ‘fare’ quadri oggi?”, “Quanto conta l’aspetto decorativo nell'arte oggi?”. Un ciclo di otto opere mai esposte al pubblico di Franco Mazzucchelli è il nucleo centrale di BI-FACE, mostra curata da Sabino Maria Frassà all’interno del ciclo “On reflection”. La mostra inaugurata mercoledì 20 giugno 2018, nel Gaggenau hub di Milano e che sarà visibile dopo la pausa estiva dal 27 agosto al 21 settembre, espone opere dell’artista che completano il ciclo della “Bieca Decorazione”.  Spiega il curatore Sabino Maria Frassà, “Franco Mazzucchelli con queste opere realizza dei labirinti di forma e contenuto, capovolgendo o azzerando tutte le certezze e i punti di riferimento. I Bifacciali sono indiscutibilmente dei quadri, ma non si appendono. Il fronte e il retro finiscono con il fondersi in un’unica dimensione, in un’unica ‘facciata’ che ha infinite soluzioni di osservazione.

Fig. 5 Guggenau ingresso, vista delle opere esposte
Fig.1 Salvami andata ritorno, Franco Mazzucchelli, foto Ferrante Aporti
Fig.2 Salvami andata ritorno, Franco Mazzucchelli
Fig.3 Bieca decorazione Black mat, Franco Mazzucchelli
Fig.4 Franco Mazzucchelli
Fig.6, Guggenau vista delle opere esposte
Fig.7, Guggenau vista delle opere esposte
Fig.8, Mazzucchelli AtoA
Fig.9, A TO A. Liceo artistico 191
Fig.10, A TO A. Volterra 1973, Mazzucchelli
Fig.11, A TO A. Alfa Romeo, Mazzucchelli
Fig.12, Abbandono Camargue, Mazzucchelli 1964
Fig.13 Abbandono Camargue, Mazzucchelli 1969
Fig.14 Franco Mazzucchelli e Giovanna Casali davanti a Salvami 2015

Non solo non esistono più il fronte e il retro del quadro, ma non resiste integro nemmeno il confine tra opera d’arte e ambiente esterno: ciò che è sullo sfondo, al di là dell’opera, è portato in primo piano o all’interno dell’opera grazie all’uso del Pvc trasparente. Allo stesso modo le superfici specchianti portano lo spettatore e l’ambiente circostante dentro l’opera. Infine i ‘piani’ sfasati e l'alternanza tra pareti trasparenti e superfici specchianti portano lo sguardo a perdersi ‘dentro’ l’opera, in quel ‘vuoto’ di aria imprigionato nel pvc”.

  • Franco Mazzucchelli, Biface
  • Gaggenau DesignElementi HUB
  • in corso Magenta, 2. Milano
  • 20 giugno -21 settembre 2018
  • lun-ven 10-18.30