Mark Dion a Londra con “Theatre of the Natural World”

Alla Whitechapel Gallery una serie di installazioni immersive dell’artista concettuale americano invita a trasformarsi in esploratori.

Fino al 13 maggio 2018 la Whitechapel Gallery di Londra ospita la più ampia e completa personale mai allestita in UK dell’artista concettuale americano Mark Dion. Nato nel 1961, la sua pratica è volta ad interrogare il ruolo di ideologie e istituzioni pubbliche nella comprensione della storia, della conoscenza e del mondo naturale. Dal titolo “Theatre of the Natural World”, la mostra si compone di una serie di installazioni di larga scala, veri e propri habitat realizzati a partire dagli anni Novanta fino ad oggi, in un arco temporale di oltre vent’anni, e offre così uno spaccato significativo della carriera di Dion.

Mark Dion, Tate Thames Dig, 1999. Armadio in legno, porcellana, terracotta, metallo, ossa di animali, vetro e 2 mappe. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, Hunting Blind (The Librarian), 2008. Mixed media. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion nella foresta pluviale della Guyana. Courtesy Tanya Bonakdar Gallery, New York. Photo Bob Braine
Mark Dion, The Library for the Birds of London (dettaglio), 2018. Media misti; acciaio, legno, libri, fringuelli zebrati e oggetti trovati. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, The Library for the Birds of London (dettaglio), 2018. Media misti; acciaio, legno, libri, fringuelli zebrati e oggetti trovati. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, The Library for the Birds of London (dettaglio), 2018. Media misti; acciaio, legno, libri, fringuelli zebrati e oggetti trovati. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, The Naturalist’s Study, 2018. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, The Wonder Workshop, 2015. Mobili in rovere moro, resina epossidica, vernice, 124 oggetti scolpiti. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, The Wonder Workshop, 2015. Mobili in rovere moro, resina epossidica, vernice, 124 oggetti scolpiti. Vista della mostra "Mark Dion: Theatre of the Natural World" alla Whitechapel Gallery, Londra, 2018. Foto Jeff Spicer/PA Wire
Mark Dion, Costume Bureau, 2006. Tecnica mista, Courtesy Museum Het Domein, Sittard, The Netherlands. Foto Chris Burke Studio
Mark Dion, Hunting Blind (The Glutton) (dettaglio), 2008. Tecnica mista. Vista della mostra "Mark Dion: Concerning Hunting" al Kunstraum Dornbirn, Dornbirn, Austria, 2008. Courtesy Georg Kargl Fine Arts, Vienna. Foto © Adolf Bereuter
Mark Dion, Hunting Blind (The Glutton) (dettaglio), 2008. Tecnica mista. Vista della mostra "Mark Dion: Concerning Hunting" al Kunstraum Dornbirn, Dornbirn, Austria, 2008. Courtesy Georg Kargl Fine Arts, Vienna. Foto © Adolf Bereuter
Mark Dion, Hunting Standard (Rabbit), 2005. Arazzo in feltro. Courtesy In Situ – Fabienne Leclerc, Parigi
Mark Dion, Bureau of the Centre for the Study of Surrealism and Its Legacy, 2005. Tecnica mista. Courtesy Manchester Museum, The University of Manchester. Foto Paul Cliff
Mark Dion, Bureau of the Centre for the Study of Surrealism and Its Legacy, 2005. Tecnica mista. Courtesy Manchester Museum, The University of Manchester. Foto Paul Cliff
Mark Dion, World in a Box, 2015. Suite di 27 stampe (litografia, cianotipo, digitale, serigrafia, incisione, stampa tipografica e xilografia) in una scatola di immagazzinaggio in legno di rovere fatta su misura con incisione e stampa di copertina tipografica (sul coperchio) e elenco di inventario di litografia (coperchio interno). Courtesy l'artista e Tanya Bonakdar Gallery, New York
Mark Dion, World in a Box, 2015. Suite di 27 stampe (litografia, cianotipo, digitale, serigrafia, incisione, stampa tipografica e xilografia) in una scatola di immagazzinaggio in legno di rovere fatta su misura con incisione e stampa di copertina tipografica (sul coperchio) e elenco di inventario di litografia (coperchio interno). Courtesy l'artista e Tanya Bonakdar Gallery, New York
Mark Dion, World in a Box, 2015. Suite di 27 stampe (litografia, cianotipo, digitale, serigrafia, incisione, stampa tipografica e xilografia) in una scatola di immagazzinaggio in legno di rovere fatta su misura con incisione e stampa di copertina tipografica (sul coperchio) e elenco di inventario di litografia (coperchio interno). Courtesy l'artista e Tanya Bonakdar Gallery, New York

Oltre a opere iconiche dell’artista, alla Whitechapel è anche possibile immergersi in un’installazione creata appositamente per l’occasione, “The Library for the Bird of London” (La Biblioteca per il Volatile di Londra) (2018). Una famiglia di fringuelli zebra guizza da una parte all’altra dell’ampia voliera al cui centro sorge un melo, tra una miriade di libri di ornitologia e letteratura e una collezione di strumenti da bird watcher provetto.

In apertura: Mark Dion, Hunting Blind (The Dandy-Rococo) (dettaglio), 2008. Qui sopra: Hunting Standard (Stag), 2005, arazzo in feltro. Courtesy In Situ - Fabienne Leclerc, Parigi

Tra le installazioni già note si contano lo studio di un naturalista e “The Bureau of the Centre for the Study of Surrealism and Its Legacy” (Ufficio del Centro per lo Studio del Surrealismo e del Suo Lascito). Realizzata in seguito ai tre anni di residency presso il Manchester Museum a partire dal 2002, quest’ultima ricrea l’ufficio di un curatore degli anni Venti e mira a “offrire lo scenario giusto per la riflessione e lo studio del Surrealismo” (Dion). In aggiunta troviamo “The Thames Dig“ (1998-2000), un gigantesco cabinet museale che racchiude i “tesori“ rinvenuti sulle sponde del Tamigi durante un’azione organizzata da Dion nel 1999, mentre “The Wonder Workshop“ è un’esposizione di creature bizzarre che brillano di una luce verdastra soprannaturale in una stanza completamente buia.

  • Theatre of the Natural World
  • Mark Dion
  • Whitechapel Gallery
  • fino al 13 maggio 2018
  • 77-82 Whitechapel High St, Londra