Torinese geniale ed imprevedibile, Fabro si è trasferito a Milano nel 1959 per realizzare la sua prima mostra personale nel maggio del 1965 alla Galleria Vismara. Fin dalle prime opere degli anni Sessanta (Ruota, 1964; Tondo e Rettangolo, 1964; In Cubo, 1966) si è delineato il suo interesse per la percezione dello spazio e per il rapporto tra esterno e interno in relazione allo spettatore. Costituitosi nel 1967 attorno al critico Germano Celant il gruppo dell'Arte Povera, Fabro vi prese parte. A questo periodo risalgono le serie delle Lenzuola e dei Piedi, dove l'elemento centrale del suo lavoro è l'esibizione della sostanza.

Iniziato nel 1968 e continuato dall'artista per tutta la decade successiva, il ciclo delle Italia è uno dei più noti. La silhouette della penisola a forma di stivale, immagine cui spesso l'Italia è associata, è trasformata da Fabro attraverso l'utilizzo di mezzi differenti; e la forma che ogni Italia assume dipende in gran parte dal materiale usato. Degli anni Ottanta sono gli Habitat, installazioni ambientali, mentre a partire dagli anni Novanta ha iniziato a realizzare opere pubbliche.

Luciano Fabro, cha sempre integrato la pratica artistica alla ricerca teorica, è stato fondatore nel 1978 con Jole De Sanna, Hidetoshi Nagasawa e Pino Spagnulo della Casa degli Artisti, attiva ancora oggi in corso Garibaldi a Milano. Nata con l'intenzione di essere un laboratorio continuo di esercizi sia intellettuali, sia manuali, la Casa ha generato nel corso degli anni molti giovani talenti. Successivamente, è approdato alla didattica con l'insegnamento alle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Brera. Giulia Guzzini

https://www.museomadre.it