Protagonista della mostra al Guggenheim di New York (fino al 4 maggio), è l’artista francese Pierre Huyghe, classe 1962, vincitore in ottobre della quarta edizione del premio Hugo Boss. Alla costante esplorazione della convergenza tra realtà e finzione, memoria e storia, Huyghe incorpora nei suoi lavori media diversi: video, suoni e animazioni, scultura e architettura.

A New York propone un paio di opere recenti: la scultura “L'Expédition Scintillante, Act II: Untitled (light show)” (2002) - una gigantesca scatola musicale dalla quale escono luci e fumo sulle arie di Satie – e l’installazione “Les Grands Ensembles” (1994-2001), creata per l’ultima Biennale veneziana – dove una coppia di tetri edifici di edilizia popolare anni 70, immersa in un deserto di nebbia, evoca uno scenario romantico e alienante al tempo stesso.

“Questi progetti di edilizia sovvenzionata hanno finito per essere un fallimento dal punto di vista sociale e anche architettonico”, spiega Huyghe “Sono una corruzione delle teorie moderniste di Le Corbusier. Senza inizio né fine, le due torri dialogano tra loro in uno strano codice Morse, dato dalla luce delle rispettive finestre, e rivelano un’esistenza sorprendente”.

fino a 4.5.2003
Pierre Huyghe
Guggenheim Museum
1071 Fifth Avenue, New York
T +1-212-4233500
https://www.guggenheim.org