Tra i diversi progetti d’interni dello studio Atelier d’More, Yixin Space ha una peculiarità tutta esperienziale, oltre che altimetrica: si tratta infatti di uno spazio per lo studio, sospeso a 100 metri d’altezza nel cielo di Nanjing, Cina, all’interno di una torre di uffici. A partire da una situazione modulare e standardizzata – una griglia strutturale quale quella di un grattacielo – qui viene esplorata, invece, una grande molteplicità di modi per studiare, concentrarsi o contemplare, attraverso soluzioni progettuali tutt'altro che standard: dagli spazi più condivisi a quelli più isolati, dai più aperti con viste sulla città ai più raccolti dentro “pods” su misura.
Atelier d’More sospende uno spazio per lo studio nel cielo di Nanjing
Nella griglia strutturale di una torre per uffici, a 100 metri di altezza, Yixin Space esplora le diverse forme della concentrazione, tra tavoli condivisi, pensatoi sospesi, e la luce calda e diffusa di un’installazione-scultura in legno e tessuto.
Foto SongImage-Langxing Zhou
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Courtesy Atelier d'More
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- Giovanni Comoglio
- 27 novembre 2025
- Nanjing, Cina
- Atelier d'More
- 208 mq
- spazio studio
- 2024
Partendo dalla situazione più modulare e standardizzata, questo interno esplora invece una grande molteplicità di modi per concentrarsi o contemplare, dai più condivisi ai più aperti con viste sulla città, fino ai più raccolti.
Nella distribuzione tutto sommato razionale che la struttura esistente suggerisce, lo spazio d’ingresso contiene la formulazione di quegli elementi d’atmosfera con cui il progetto si annuncia e si sviluppa: i legni chiari, un tavolo condiviso per dodici persone, una partitura delle linee dominata dall’orizzontalità; piani paralleli si susseguono su diverse altezze, e accentuano nel loro percorso lungo l’ambiente quelle linee curve che ne aumentano il dinamismo. Soprattutto, a permeare l’ambiente c’è una luce calda e diffusa, generata e controllata da una grande custom feature che percorre tutte le aree alte dello spazio: un telaio in legno su cui si tende un tessuto dalle note tonali di avorio, che filtra l’illuminazione naturale e diffonde quella artificiale, per poi fondersi con le librerie in una sola grande griglia visuale.
Nelle aree contigue si esplorano forme diverse di esperienza – piccole stanze individuali, un’area silenzio, un’area low-decibel – e in questi spazi si esprime lo sfruttamento effettivo dell’edificio nelle sue caratteristiche. Dove c’è più altezza, lasciata libera dai pochi controsoffitti resi necessari dalle linee impiantistiche, si creano i pods: quelli in legno sovrapposti, per il raccoglimento totale, e quelli sospesi, i meditation pod, che fluttuano in mezzo alla stanza arrivando fino a toccare la facciata vetrata, con un piano trasparente da usare a piacimento mentre, ad esempio, si guarda il paesaggio della città dall’alto.
Quella di Yixin Space è un’interpretazione umana, abitativa, dell’infrastruttura, in qualche modo eco e contrasto di quello sfumarsi dei confini tra edificio e dispositivo tecnico che ha generato il paesaggio di altre città cinesi, come Chongqing. Combinando i principi della micro-casa e della scultura come centro nevralgico di un interno, si cerca una risposta alla domanda di spazi “altri” – come anche quelli per lo smart working – in città sempre più grandi e veloci.
- Le Sheng, Wei Wang, Yixuan Zuo
- Atelier d'More
- Xuanji Design
Fasi di costruzione
Fasi di costruzione
Pianta
Schema della struttura in legno – ambiente d'ngresso