Altri 3 architetti cinesi che avrebbero potuto vincere il Pritzker

Dopo Ieoh Ming Pei (1983) e Wang Shu (2012), con Liu Jiakun il Premio Pritzker è tornato in Cina: un paese che è un grande laboratorio di sperimentazione, dove i nomi rilevanti sono tanti e spesso ignoti all’Occidente.

Atelier Li Xinggang Atelier Li Xinggang, nato come spin-off di un Design Institute, si è distinto per un approccio che combina rigore tecnico e sensibilità contestuale. Tra le opere più significative vi sono il Gymnasium del nuovo campus dell’Università di Tianjin e il Jixi Museum, dove la ricerca su materiali e forme costruttive rielabora elementi della tradizione con un’estetica contemporanea.

Gymnasium of New Campus of Tianjin University, 2015. Interior Swimming Pool. Image © Haiting Sun

Atelier Li Xinggang

© Guangyuan Zhang

Yung Ho Chang, Atelier FCJZ Yung Ho Chang, a capo dell’Atelier FCJZ, è stato il primo a fondare uno studio di architettura privato in Cina, segnando una svolta in un sistema dominato per decenni dagli istituti statali. La sua influenza sulla scena progettuale si esprime con opere che esplorano nuove possibilità formali senza mai perdere il riferimento alla cultura costruttiva locale. Il Jishou Art Museum e il Chun Yang Tai Arts and Cultural Center sono esempi di come l’uso dei materiali e la relazione con il contesto possano generare architetture di grande impatto spaziale e simbolico.

Courtesy Atelier FCJZ

Yung Ho Chang, Atelier FCJZ

Courtesy Atelier FCJZ

Studio Zhu-Pei Infine, impossibile non citare Studio Zhu Pei. Zhu Pei è una figura centrale nel panorama cinese, non solo per il suo lavoro come progettista, ma anche per il ruolo che ha nel formare le nuove generazioni di architetti alla Central Academy of Fine Arts di Pechino. Le sue architetture, come il Jingdezhen Imperial Kiln Museum, dove l’uso delle volte in mattoni richiama le tecniche artigianali locali ma con un linguaggio che dialoga con la contemporaneità, e lo Shou County Culture and Art Center. Qui le tecniche costruttive tradizionali vengono trasformate in elementi di innovazione, senza nostalgie né compromessi.

Jingdezhen Imperial Kiln Museum, Jingdezhen, Jiangxi, Cina, 2020. Photo schranimage

Studio Zhu-Pei

Shou County Culture and Art Center, Shou County, Anhui, Cina, 2019. Schran Images, courtesy of Studio Zhu-Pei

Guardando alla storia del Premio Pritzker, si possono individuare tre grandi fasi geografiche: tra il 1979 e il 1994 ha dominato il Nord America, dal 1995 al 2010 è stata l’Europa a prendersi la scena e, negli ultimi quindici anni, l’Asia è diventata il nuovo epicentro. Dal 2010 a oggi, otto vincitori asiatici – cinque giapponesi, due cinesi, un indiano – testimoniano le traiettorie dell’innovazione architettonica. Questa lettura geografica non è un caso, ma riflette l’evoluzione della disciplina in parallelo con le trasformazioni economiche, sociali e culturali globali. L’Asia, oggi protagonista della scena internazionale, ha dimostrato una straordinaria capacità di reinterpretare il proprio patrimonio costruttivo e paesaggistico in chiave contemporanea, rispondendo con nuove strategie progettuali ai processi di urbanizzazione, alla crisi ambientale e alla necessità di modelli abitativi innovativi. Quest’anno il Pritzker è stato assegnato a Liu Jiakun, un riconoscimento che conferma il peso crescente dell’architettura cinese nel dibattito internazionale. Negli ultimi anni, il premio ha valorizzato sempre più quei progettisti capaci di trarre ispirazione dal contesto culturale e geografico del proprio ambito d’azione, trasformando tecniche e materiali locali in strumenti di innovazione.

West Village, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese Situato nel cuore di Chengdu, questo complesso urbano multifunzionale, completato nel 2015, esprime la visione di Liu Jiakun di un'architettura inclusiva e sostenibile. Strutture terrazzate, spazi aperti e percorsi pedonali sono mirati a incentivare la socializzazione e il rapporto con la natura. Qui l'architetto ha utilizzato i mattoni realizzati con il materiale di recupero prodotto a partire dalle macerie delle rovine del terremoto di Wenchuan del 2008, rinforzandole con fibra di grano locale e cemento per produrre mattoni fortificati. 

Photo courtesy of Chen Chen

West Village, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Qian Shen Photography

West Village, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Qian Shen Photography

West Village, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Arch-Exist

Dipartimento di Scultura, Istituto di Belle Arti del Sichuan, Chongqing, Repubblica Popolare Cinese Questo edificio mostra una soluzione alternativa per massimizzare lo spazio, con i livelli superiori che sporgono verso l'esterno per estendere la metratura, e risponde alle necessità pratiche ed espressive degli studenti di scultura. Gli ambienti spaziosi e versatili favoriscono sia il processo creativo che l'esposizione delle opere. All'esterno, gli autentici intonaci di sabbia di Chongqing sono lasciati visibili piuttosto che levigati. L'impiego di materiali locali e tecniche tradizionali sottolinea l'impegno dell'architetto nella conservazione della cultura edilizia, mentre gli elementi contemporanei ne garantiscono la funzionalità moderna. 

Photo courtesy of Arch-Exist

Dipartimento di Scultura, Istituto di Belle Arti del Sichuan, Chongqing, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Arch-Exist

Dipartimento di Scultura, Istituto di Belle Arti del Sichuan, Chongqing, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Bi Kejian

Dipartimento di Scultura, Istituto di Belle Arti del Sichuan, Chongqing, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Bi Kejian

Museo Suzhou della fornace imperiale, Suzhou, Repubblica Popolare Cinese Questo museo racconta la storia e la lavorazione dei mattoni impiegati nelle costruzioni imperiali cinesi. Il design architettonico si fonde con il paesaggio naturale, facendo uso di materiali locali e richiami stilistici alla tradizione di Suzhou. Gli spazi espositivi illustrano il valore artigianale e storico dei mattoni, sensibilizzando i visitatori sulla loro importanza nell'architettura cinese. 

Photo courtesy of Liu Jian

Museo Suzhou della fornace imperiale, Suzhou, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Jiakun Architects

Museo Suzhou della fornace imperiale, Suzhou, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Jiakun Architects

Il restauro della grotta di Tianbao, distretto di Erlang, Luzhou, Repubblica Popolare Cinese Il progetto di recupero delle grotte di Tianbao a Erlang si distingue per la sua delicatezza nell'integrazione tra antico e moderno. Liu Jiakun ha sapientemente restaurato le strutture esistenti, mantenendone l'autenticità e introducendo nuovi elementi che rispettano il carattere originario del luogo. L'impiego di risorse locali e tecniche costruttive tradizionali assicura un'armonia estetica e funzionale, trasformando il sito in un centro culturale che celebra la memoria storica e sostiene la comunità locale attraverso il turismo e l'artigianato.

Photo courtesy of Arch-Exist

Il restauro della grotta di Tianbao, distretto di Erlang, Luzhou, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Arch-Exist

Il restauro della grotta di Tianbao, distretto di Erlang, Luzhou, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Arch-Exist

Il restauro della grotta di Tianbao, distretto di Erlang, Luzhou, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Arch-Exist

Memoriale Hu Huishan, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese Questo memoriale è stato progettato per ricordare Hu Huishan, una studentessa scomparsa nel terremoto del Sichuan del 2008. La struttura trae ispirazione dai rifugi tradizionali utilizzati nelle aree colpite dal sisma, ma è una tenda di cemento permanente, con superfici intonacate. Anche e soprattutto qui, sono stati utilizzati i "mattoni della rinascita". Il memoriale si inserisce nel paesaggio con discrezione, creando uno spazio intimo per il ricordo e la riflessione.

Photo courtesy of Jiakun Architects

Memoriale Hu Huishan, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Bi Kejian

Memoriale Hu Huishan, Chengdu, Repubblica Popolare Cinese

Photo courtesy of Jiakun Architects

La Cina, in particolare, rappresenta oggi un laboratorio di sperimentazione unico, in cui l’architettura si sviluppa su scale estremamente diverse. Dalle metropoli iper-dense ai villaggi più remoti, molti altri avrebbero potuto ambire al Pritzker, tra cui Neri & Hu, noti per il loro lavoro sul riuso e la trasformazione dell’esistente; Vector Architects di Dong Gong, capaci di fondere architettura e paesaggio in maniera poetica; e MAD Architects, che con il loro approccio in grado di assorbire e catalizzare le complessità dei contesti in cui operano – in particolare attraverso il manifesto della “Shanshui City” – hanno ridefinito il rapporto tra natura e urbanizzazione. E ancora, studi come Urbanus e Trace Architecture Office, tra gli altri, stanno riscrivendo il ruolo dell’architettura nel contesto urbano e rurale cinese. Tuttavia, tre figure in particolare forse avrebbero meritato il Pritzker per la loro capacità di sintetizzare cultura locale e ricerca sperimentale in progetti che influenzano il dibattito architettonico globale.

L’architettura in Asia sta vivendo una stagione straordinaria che non si limita alla grande trasformazione strutturale della società, ma trova nella capacità di guardare tanto alla tradizione quanto alla dimensione globale una sintesi che, in questo momento storico, non ha eguali. Se il Pritzker negli ultimi anni ha premiato figure capaci di restituire, attraverso il progetto, un ritratto complesso e sfaccettato della contemporaneità, non ci sarebbe da stupirsi se la Cina continuerà a essere protagonista del dibattito architettonico globale, con nuovi interpreti pronti a ridefinire il linguaggio e i paradigmi della disciplina.

Scorri la gallery e scopri quali sono i tre studi 

Atelier Li Xinggang Gymnasium of New Campus of Tianjin University, 2015. Interior Swimming Pool. Image © Haiting Sun

Atelier Li Xinggang, nato come spin-off di un Design Institute, si è distinto per un approccio che combina rigore tecnico e sensibilità contestuale. Tra le opere più significative vi sono il Gymnasium del nuovo campus dell’Università di Tianjin e il Jixi Museum, dove la ricerca su materiali e forme costruttive rielabora elementi della tradizione con un’estetica contemporanea.

Atelier Li Xinggang © Guangyuan Zhang

Yung Ho Chang, Atelier FCJZ Courtesy Atelier FCJZ

Yung Ho Chang, a capo dell’Atelier FCJZ, è stato il primo a fondare uno studio di architettura privato in Cina, segnando una svolta in un sistema dominato per decenni dagli istituti statali. La sua influenza sulla scena progettuale si esprime con opere che esplorano nuove possibilità formali senza mai perdere il riferimento alla cultura costruttiva locale. Il Jishou Art Museum e il Chun Yang Tai Arts and Cultural Center sono esempi di come l’uso dei materiali e la relazione con il contesto possano generare architetture di grande impatto spaziale e simbolico.

Yung Ho Chang, Atelier FCJZ Courtesy Atelier FCJZ

Studio Zhu-Pei Jingdezhen Imperial Kiln Museum, Jingdezhen, Jiangxi, Cina, 2020. Photo schranimage

Infine, impossibile non citare Studio Zhu Pei. Zhu Pei è una figura centrale nel panorama cinese, non solo per il suo lavoro come progettista, ma anche per il ruolo che ha nel formare le nuove generazioni di architetti alla Central Academy of Fine Arts di Pechino. Le sue architetture, come il Jingdezhen Imperial Kiln Museum, dove l’uso delle volte in mattoni richiama le tecniche artigianali locali ma con un linguaggio che dialoga con la contemporaneità, e lo Shou County Culture and Art Center. Qui le tecniche costruttive tradizionali vengono trasformate in elementi di innovazione, senza nostalgie né compromessi.

Studio Zhu-Pei Shou County Culture and Art Center, Shou County, Anhui, Cina, 2019. Schran Images, courtesy of Studio Zhu-Pei