I parchi urbani più belli e celebri del pianeta

Con lo sviluppo della città moderna, i parchi diventano parte integrante dei sistemi urbani, non solo per garantire salute pubblica e qualità ambientale, ma anche per ricomporre il dialogo con la natura perso nella concitazione metropolitana.

Jardin du Luxembourg, Parigi 1612 Simile a Central Park di New York per forma rettangolare e dimensioni - anche se in realtà più grande - il parco offre piste ciclabili, spazi sportivi, laghetti, giardini e musei - tra cui il California Academy of Sciences su progetto di Renzo Piano - nonché ampi spazi per la valorizzazione della biodiversità: tra le numerose specie animali presenti, qui scorrazza felicemente tra le distese erbose anche una mandria di bufali americani.

Foto di Aldor da CC

Jardin du Luxembourg, Parigi 1612

Foto di imagina (www.giuseppemoscato.com) da CC

Hyde Park, Londra 1637 Il parco più grande e antico della città è un punto di riferimento non solo per chi ha voglia di estraniarsi dai ritmi frenetici della metropoli rilassandosi sotto gli alberi e in riva al lago o facendo sport ma anche lo scenario di numerosi concerti e manifestazioni nonché di variopinte arringhe - la domenica mattina nello Speakers' Corner - sui temi più disparati: dalla politica, alla cultura, alla religione, al tè.

Foto di Umberto Fistarol da CC

Hyde Park, Londra 1637

Foto di gengish da CC

Tiergarten, Berlino fine XVII secolo Letteralmente “giardino degli animali”, Tiergarten è il più esteso spazio verde della città: un ampio parco all’inglese dove perdersi piacevolmente tra i molti sentieri pedonali e ciclabili che serpeggiano in mezzo a prati, boschi e laghetti o dove fermarsi per conoscere gli ospiti dello zoo (sempre che si riesca a vincere l’insofferenza verso la cattività).

  Foto di Phil Rouge da CC

Tiergarten, Berlino fine XVII secolo

  Foto di Paolo Margari paolmargari.eu da CC

Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma Recentissimo per istituzione (nasce formalmente nel 1988), è forse però il più antico per origine, valorizzando il tracciato e il paesaggio dell’Appia, – la “regina viarum” che collegava l’antica Roma a Capua e Brindisi – e incuneandosi fin nel centro della Capitale, che viene così messa in continuità con la campagna dell’Agro romano e coi Colli Albani. Include la storicità di ville, tenute, acquedotti, e si può dire che parta dai primi progetti di sistemazione di Luigi Canina nell’800: è però con le campagne di Antonio Cederna e di Italia Nostra dagli anni ‘50 che si arriverà al parco urbano come lo conosciamo oggi.

Foto LisArt su Flickr

Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma

Foto Bert Kaufmann su Flickr

Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Central Park, New York 1856 Iconica presenza verde all’interno del denso tessuto edificato, tra grattacieli svettanti, ciclopiche insegne pubblicitarie e traffico congestionato Central Park è un rettangolo che non ha nulla di naturale, essendo stato progettato ex novo come opera ingegneristica in un’area precedentemente occupata da acquitrini paludosi: qui, in mezzo a colline e laghi artificiali, tra set cinematografici e percorsi di running, scorre la frenetica vita newyorkese, in una agognata pausa dal caos della metropoli.

Foto di Mathew Knott da CC

Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Central Park, New York 1856

Foto di Andreas Komodromos da CC

Golden Gate Park, San Francisco 1870   Simile a Central Park di New York per forma rettangolare e dimensioni - anche se in realtà più grande - il parco offre piste ciclabili, spazi sportivi, laghetti, giardini e musei - tra cui il California Academy of Sciences su progetto di Renzo Piano - nonché ampi spazi per la valorizzazione della biodiversità: tra le numerose specie animali presenti, qui scorrazza felicemente tra le distese erbose anche una mandria di bufali americ

Foto di Trodel da CC

Golden Gate Park, San Francisco 1870

Foto di David Paul Ohmer da CC

The Imperial Palace East Gardens, Tokyo fine XIX secolo Il Giardino Est del Palazzo Imperiale, unica parte del complesso sempre accessibile al pubblico, è una pacificante oasi nel cuore della capitale che ospita, oltre ad antiche vestigia di età shogun, una sorprendente varietà di fiori e alberi tra giardini giapponesi e all’occidentale, con un’infinità di sfumature cromatiche variabili al ritmo delle stagioni.

Foto di *_* da CC

The Imperial Palace East Gardens, Tokyo fine XIX secolo

Foto di *_*da CC

Lumphini Park, Bangkok, anni ‘20 Circondato dall’aggressiva presenza dei grattacieli del quartiere degli affari, Lumphini Park - così denominato dal luogo di nascita del Buddha in Nepal - oggi è il più importante polmone verde di Bangkok con un lago artificiale, aree boschive, giardini di palme e bambù: qui è possibile riallacciare un dialogo con la natura che, tra le strade congestionate e brulicanti della metropoli thailandese, sembra dimenticato.

Foto di bfick da CC

Lumphini Park, Bangkok, anni ‘20

Foto di Where is your toothbrush?da CC

Antoni Gaudì, Parque Güell, Barcellona 1926 Voluto dal ricco imprenditore e intellettuale Eusebi Güell, impressionato dal fenomeno delle città-giardino di origine anglosassone, il parco è l’unica opera costruita di un piano urbanistico più vasto che prevedeva la realizzazione di un sobborgo verde sulle colline alle porte di Barcellona. Il parco, costellato di costruzioni dalle forme sinuose, primordiali e dai colori accesi, è un entusiastico inno alla vita e un esempio di equilibrio, tra l’onirico e il giocoso, di architettura e natura.

Foto di Inti da CC

Antoni Gaudì, Parque Güell, Barcellona 1926

Foto di Inti da CC

Parque do Ibirapuera, São Paulo 1954 Inserito nella jungla metropolitana come il più grande polmone verde della città, il parco che ospita piste ciclabili, campi sportivi, spazi per eventi e spettacoli, edifici pubblici, centri di formazione, musei distribuiti in un lussureggiante scenario di boschi, piante tropicali e sentieri tortuosi, è una dichiarazione d’amore al territorio brasiliano dove le architetture – tra cui le opere progettate da Oscar Niemeyer - si integrano perfettamente nei paesaggi disegnati da Roberto Burle Marx.

Foto di Felipe Borges da CC

Parque do Ibirapuera, São Paulo 1954

Foto di deltafrut da CC

Bosque Chapultepec, Città del Messico Con un nome che deriva dal Nahuatl - la lingua parlata dagli Aztechi -  e che significa “Collina delle Cavallette”, il parco nel cuore della capitale, tra i più antichi del centro America, è un'area molto frequentata con musei, uno zoo, aree per esposizioni culturali, fontane, giardini e una ricca biodiversità.

Bosque Chapultepec, Città del Messico

Parquemet Parque Metropolitano de Santiago, Santiago del Cile Parquemet è il più grande parco del Cile e uno dei più vasti al mondo; ospita giardini botanici, piscine, uno zoo e una funicolare che conduce alla sommità di un’altura con una vista spettacolare sulla città e sul maestoso scenario andino circostante.  

Parquemet Parque Metropolitano de Santiago, Santiago del Cile

Grant Associates, Wilkinson Eyre Architects, Gardens by the Bay, Singapore 2012 Il parco situato al centro di Singapore e adiacente al lago artificiale Marina Reservoir è stato progettato per potenziare la qualità urbana della metropoli asiatica facendo leva sulle infrastrutture a verde. Con la sua straordinaria varietà floro-faunistica e le strutture mirabolanti - dai “superalberi” alle serre -  rappresenta un simbolo del cambiamento culturale intrapreso dalla città verso un futuro più sostenibile, nonché un luogo fiabesco dove riscoprire un dialogo accattivante con la natura.

Foto di williamcho da CC

Grant Associates, Wilkinson Eyre Architects, Gardens by the Bay, Singapore 2012

Foto di Trey Ratcliff da CC

Superflex, Bjarke Ingels Group, Topotek1, Superkilen Park, Copenhagen 2012 Situato a Nørrebro, uno dei quartieri più multietnici e socialmente conflittuali della città, il parco è costituito da tre aree principali: la piazza, il mercato e un vasto spazio verde con colline, piantumazioni e aree per il relax e lo sport. Per celebrare il valore della diversità culturale, molti elementi di arredo urbano – dalle panchine, ai cestini per la spazzatura, ai coperchi dei tombini, alle altalene - sono stati importati da tutto il mondo e qui convivono pacificamente in uno luogo dinamico e orgogliosamente variegato.

Foto di corno.fulgur75 da CC

Superflex, Bjarke Ingels Group, Topotek1, Superkilen Park, Copenhagen 2012

Foto di horn.fulgur75 da CC

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023 Il fronte del porto antico di Copenhagen, nel tratto in cui questo si incanalava dentro il nucleo della città, è diventato col nuovo millennio il cuore pulsante e contemporaneo della capitale danese, grazie a molti interventi di rigenerazione, e architetture diventate icone di un’epoca. Una di queste è la Royal Danish Opera, completata oltre 20 anni fa, e affiancata per tutto questo tempo da una generica superficie ad erba. Vincendo un concorso, lo studio Cobe ha realizzato nel 2023 un’isola-parco fatto di 6 giardini che riuniscono 6 luoghi del mondo, una serra e un caffè, creando spazio pubblico e verde urbano in controtendenza con il fiorire di sviluppi immobiliari nella zona.

Foto ©Cobe

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023

Foto ©Cobe

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023

Foto ©Cobe

Se nell’antichità gli agglomerati urbani erano integrati con il territorio circostante, con il tempo lo sviluppo dell’inurbamento ha alterato questo equilibrio generando una sempre più marcata conflittualità tra città e campagna. È a partire dal XVIII-XIX secolo che il verde comincia ad acquisire una valenza funzionale al di là di aspetti esclusivamente estetico-decorativi per divenire un riconosciuto elemento di salute pubblica ritagliandosi, nel denso tessuto edificato, uno spazio sempre più consistente per consentire lo svolgimento di attività ricreative, sociali, culturali e in genere per la “decantazione” dallo stress cittadino. I parchi diventano così luoghi insostituibili in cui rifugiarsi a leggere un libro all’ombra di un albero, fare attività sportiva o intessere vita di relazione, assistere a uno spettacolo o semplicemente passeggiare oziosamente alla maniera di un flâneur tra il cinguettio degli uccelli. Oggi, l’inarrestabile fenomeno che spinge la popolazione di tutto il mondo a concentrarsi massivamente nei centri urbani sempre più assimilabili a “megalopoli” rende ancora più necessaria la presenza di “polmoni verdi”. I parchi infatti possono contribuire concretamente a mitigare gli squilibri ambientali della città contemporanea, migliorando la qualità fisico-chimica dell’atmosfera, favorendo la regolazione dei flussi idrici e la depurazione delle acque,  aumentando la biodiversità e la resilienza dei sistemi urbani. Oltre ovviamente a conservare un ruolo importante nel fornire occasioni di aggregazione sociale, valorizzazione del tempo libero, promozione e sviluppo del territorio nel cuore di città che, se da un lato restano il fulcro del progresso e dell’innovazione, dall’altro sono sempre più frenetiche, congestionate e in cui non è infrequente avvertire un profondo senso di solitudine.

Di seguito, una carrellata non esaustiva di queste oasi di “riconciliazione” ritagliate nella giungla d’asfalto, a testimonianza che la fuga della città non richiede slanci iperbolici ma a volte basta attraversare la strada per entrare letteralmente in un altro mondo,
non importa che ci si trovi nella consolidata vita urbana di Parigi e New York, nell'antica Roma valorizzata dal contemporaneo, nella crescita esplosiva di Singapore (Gardens by the Bay), o nella rigenerazione continuativa di una città storica come a Copenhagen (Superkilen e The Opera Park).

Jardin du Luxembourg, Parigi 1612 Foto di Aldor da CC

Simile a Central Park di New York per forma rettangolare e dimensioni - anche se in realtà più grande - il parco offre piste ciclabili, spazi sportivi, laghetti, giardini e musei - tra cui il California Academy of Sciences su progetto di Renzo Piano - nonché ampi spazi per la valorizzazione della biodiversità: tra le numerose specie animali presenti, qui scorrazza felicemente tra le distese erbose anche una mandria di bufali americani.

Jardin du Luxembourg, Parigi 1612 Foto di imagina (www.giuseppemoscato.com) da CC

Hyde Park, Londra 1637 Foto di Umberto Fistarol da CC

Il parco più grande e antico della città è un punto di riferimento non solo per chi ha voglia di estraniarsi dai ritmi frenetici della metropoli rilassandosi sotto gli alberi e in riva al lago o facendo sport ma anche lo scenario di numerosi concerti e manifestazioni nonché di variopinte arringhe - la domenica mattina nello Speakers' Corner - sui temi più disparati: dalla politica, alla cultura, alla religione, al tè.

Hyde Park, Londra 1637 Foto di gengish da CC

Tiergarten, Berlino fine XVII secolo   Foto di Phil Rouge da CC

Letteralmente “giardino degli animali”, Tiergarten è il più esteso spazio verde della città: un ampio parco all’inglese dove perdersi piacevolmente tra i molti sentieri pedonali e ciclabili che serpeggiano in mezzo a prati, boschi e laghetti o dove fermarsi per conoscere gli ospiti dello zoo (sempre che si riesca a vincere l’insofferenza verso la cattività).

Tiergarten, Berlino fine XVII secolo   Foto di Paolo Margari paolmargari.eu da CC

Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma Foto LisArt su Flickr

Recentissimo per istituzione (nasce formalmente nel 1988), è forse però il più antico per origine, valorizzando il tracciato e il paesaggio dell’Appia, – la “regina viarum” che collegava l’antica Roma a Capua e Brindisi – e incuneandosi fin nel centro della Capitale, che viene così messa in continuità con la campagna dell’Agro romano e coi Colli Albani. Include la storicità di ville, tenute, acquedotti, e si può dire che parta dai primi progetti di sistemazione di Luigi Canina nell’800: è però con le campagne di Antonio Cederna e di Italia Nostra dagli anni ‘50 che si arriverà al parco urbano come lo conosciamo oggi.

Parco Regionale dell’Appia Antica, Roma Foto Bert Kaufmann su Flickr

Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Central Park, New York 1856 Foto di Mathew Knott da CC

Iconica presenza verde all’interno del denso tessuto edificato, tra grattacieli svettanti, ciclopiche insegne pubblicitarie e traffico congestionato Central Park è un rettangolo che non ha nulla di naturale, essendo stato progettato ex novo come opera ingegneristica in un’area precedentemente occupata da acquitrini paludosi: qui, in mezzo a colline e laghi artificiali, tra set cinematografici e percorsi di running, scorre la frenetica vita newyorkese, in una agognata pausa dal caos della metropoli.

Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, Central Park, New York 1856 Foto di Andreas Komodromos da CC

Golden Gate Park, San Francisco 1870 Foto di Trodel da CC

  Simile a Central Park di New York per forma rettangolare e dimensioni - anche se in realtà più grande - il parco offre piste ciclabili, spazi sportivi, laghetti, giardini e musei - tra cui il California Academy of Sciences su progetto di Renzo Piano - nonché ampi spazi per la valorizzazione della biodiversità: tra le numerose specie animali presenti, qui scorrazza felicemente tra le distese erbose anche una mandria di bufali americ

Golden Gate Park, San Francisco 1870 Foto di David Paul Ohmer da CC

The Imperial Palace East Gardens, Tokyo fine XIX secolo Foto di *_* da CC

Il Giardino Est del Palazzo Imperiale, unica parte del complesso sempre accessibile al pubblico, è una pacificante oasi nel cuore della capitale che ospita, oltre ad antiche vestigia di età shogun, una sorprendente varietà di fiori e alberi tra giardini giapponesi e all’occidentale, con un’infinità di sfumature cromatiche variabili al ritmo delle stagioni.

The Imperial Palace East Gardens, Tokyo fine XIX secolo Foto di *_*da CC

Lumphini Park, Bangkok, anni ‘20 Foto di bfick da CC

Circondato dall’aggressiva presenza dei grattacieli del quartiere degli affari, Lumphini Park - così denominato dal luogo di nascita del Buddha in Nepal - oggi è il più importante polmone verde di Bangkok con un lago artificiale, aree boschive, giardini di palme e bambù: qui è possibile riallacciare un dialogo con la natura che, tra le strade congestionate e brulicanti della metropoli thailandese, sembra dimenticato.

Lumphini Park, Bangkok, anni ‘20 Foto di Where is your toothbrush?da CC

Antoni Gaudì, Parque Güell, Barcellona 1926 Foto di Inti da CC

Voluto dal ricco imprenditore e intellettuale Eusebi Güell, impressionato dal fenomeno delle città-giardino di origine anglosassone, il parco è l’unica opera costruita di un piano urbanistico più vasto che prevedeva la realizzazione di un sobborgo verde sulle colline alle porte di Barcellona. Il parco, costellato di costruzioni dalle forme sinuose, primordiali e dai colori accesi, è un entusiastico inno alla vita e un esempio di equilibrio, tra l’onirico e il giocoso, di architettura e natura.

Antoni Gaudì, Parque Güell, Barcellona 1926 Foto di Inti da CC

Parque do Ibirapuera, São Paulo 1954 Foto di Felipe Borges da CC

Inserito nella jungla metropolitana come il più grande polmone verde della città, il parco che ospita piste ciclabili, campi sportivi, spazi per eventi e spettacoli, edifici pubblici, centri di formazione, musei distribuiti in un lussureggiante scenario di boschi, piante tropicali e sentieri tortuosi, è una dichiarazione d’amore al territorio brasiliano dove le architetture – tra cui le opere progettate da Oscar Niemeyer - si integrano perfettamente nei paesaggi disegnati da Roberto Burle Marx.

Parque do Ibirapuera, São Paulo 1954 Foto di deltafrut da CC

Bosque Chapultepec, Città del Messico

Con un nome che deriva dal Nahuatl - la lingua parlata dagli Aztechi -  e che significa “Collina delle Cavallette”, il parco nel cuore della capitale, tra i più antichi del centro America, è un'area molto frequentata con musei, uno zoo, aree per esposizioni culturali, fontane, giardini e una ricca biodiversità.

Bosque Chapultepec, Città del Messico

Parquemet Parque Metropolitano de Santiago, Santiago del Cile

Parquemet è il più grande parco del Cile e uno dei più vasti al mondo; ospita giardini botanici, piscine, uno zoo e una funicolare che conduce alla sommità di un’altura con una vista spettacolare sulla città e sul maestoso scenario andino circostante.  

Parquemet Parque Metropolitano de Santiago, Santiago del Cile

Grant Associates, Wilkinson Eyre Architects, Gardens by the Bay, Singapore 2012 Foto di williamcho da CC

Il parco situato al centro di Singapore e adiacente al lago artificiale Marina Reservoir è stato progettato per potenziare la qualità urbana della metropoli asiatica facendo leva sulle infrastrutture a verde. Con la sua straordinaria varietà floro-faunistica e le strutture mirabolanti - dai “superalberi” alle serre -  rappresenta un simbolo del cambiamento culturale intrapreso dalla città verso un futuro più sostenibile, nonché un luogo fiabesco dove riscoprire un dialogo accattivante con la natura.

Grant Associates, Wilkinson Eyre Architects, Gardens by the Bay, Singapore 2012 Foto di Trey Ratcliff da CC

Superflex, Bjarke Ingels Group, Topotek1, Superkilen Park, Copenhagen 2012 Foto di corno.fulgur75 da CC

Situato a Nørrebro, uno dei quartieri più multietnici e socialmente conflittuali della città, il parco è costituito da tre aree principali: la piazza, il mercato e un vasto spazio verde con colline, piantumazioni e aree per il relax e lo sport. Per celebrare il valore della diversità culturale, molti elementi di arredo urbano – dalle panchine, ai cestini per la spazzatura, ai coperchi dei tombini, alle altalene - sono stati importati da tutto il mondo e qui convivono pacificamente in uno luogo dinamico e orgogliosamente variegato.

Superflex, Bjarke Ingels Group, Topotek1, Superkilen Park, Copenhagen 2012 Foto di horn.fulgur75 da CC

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023 Foto ©Cobe

Il fronte del porto antico di Copenhagen, nel tratto in cui questo si incanalava dentro il nucleo della città, è diventato col nuovo millennio il cuore pulsante e contemporaneo della capitale danese, grazie a molti interventi di rigenerazione, e architetture diventate icone di un’epoca. Una di queste è la Royal Danish Opera, completata oltre 20 anni fa, e affiancata per tutto questo tempo da una generica superficie ad erba. Vincendo un concorso, lo studio Cobe ha realizzato nel 2023 un’isola-parco fatto di 6 giardini che riuniscono 6 luoghi del mondo, una serra e un caffè, creando spazio pubblico e verde urbano in controtendenza con il fiorire di sviluppi immobiliari nella zona.

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023 Foto ©Cobe

Cobe, The Opera Park, Copenhagen, 2023 Foto ©Cobe