Islanda. Un mini rifugio caldo e accogliente nel cuore della tempesta

Un piccolo chalet in una delle zone più impervie ma naturalisticamente attrattive del Paese accoglie i visitatori per ammirare dall’intimità dell’abitazione, con rispetto e sensibilità, un angolo di mondo ancora incontaminato.

Nel nord dell’Islanda, un territorio geotermicamente attivo costellato di formazioni vulcaniche e sorgenti calde e ricco dal punto di vista avifaunistico, si inserisce una piccola abitazione per villeggiatura che fa parte di un progetto più ampio di promozione turistica di uno dei luoghi paesaggisticamente più affascinanti ed estremi del pianeta.

Aska in islandese significa “cenere” e la piccola costruzione richiama nel nome la cenere e la lava che ricoprono il paesaggio locale.

L’inserimento dell’edificio nel sito è avvenuto previa un’accurata valutazione dell’esposizione ai venti e alle tempeste in modo da renderlo accessibile in ogni stagione.

Studio Heima, Aska cabin, Mývatn, Islanda 2020. Foto: Auðunn Nielsson & Trym Sannes
Studio Heima, Aska cabin, Mývatn, Islanda 2020. Foto: Auðunn Nielsson & Trym Sannes

L’approccio progettuale fa esplicito riferimento alla tipologia della casa tradizionale islandese: semplice, funzionale, con tetto verde (il tipico turf) e realizzata con materiali naturali, dove la componente artigianale è parte portante del processo costruttivo.

In 21 mq il fabbricato comprende una camera matrimoniale, un bagno e una cucina da cui si apre, attraverso la grande vetrata che conduce alla terrazza, la vista verso il suggestivo panorama del lago Mývatn e Hverfjall.

Gli arredi su misura, oltre allo sviluppo in altezza degli spazi in contrasto con il ridotto ingombro planimetrico, conferiscono agli ambienti un’aura confortevole e spaziosa.

Studio Heima, Aska cabin, Mývatn, Islanda 2020. Foto: Auðunn Nielsson & Trym Sannes
Studio Heima, Aska cabin, Mývatn ,Islanda 2020. Foto: Auðunn Nielsson & Trym Sannes

L’intera costruzione è realizzata in legno, materiale naturale per eccellenza. Gli esterni sono rivestiti in doghe di legno di pino bruciato secondo l’antica tecnica giapponese dello Shou sugi ban che garantisce al materiale, sottoposto a carbonizzazione, maggiore resistenza agli agenti atmosferici e organici; in contrasto con il colore scuro dei prospetti, gli interni sono in legno di pino chiaro che offre maggiore luminosità e calore ai locali.

Un piccolo rifugio da cui osservare, rispettosamente e con delicatezza, un angolo di mondo ancora potentemente autentico e incontaminato.

Progetto:
Aska Cabin
Progetto architettonico:
Studio Heima
Committente:
Mývatn Accommodation
Materiali da costruzione:
Struttura: legno. Facciata: legno di pino carbonizzato. Interni: compensato

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