Prossima Apertura: lo spazio pubblico è un cantiere continuo

“Uno spazio completo, ma non concluso, che fa della sua indeterminatezza il suo punto di forza”. Così lo studio Orizzontale descrive il progetto Prossima Apertura, una nuova piazza pubblica per il quartiere Toscanini, zona periferica e popolare di Aprilia. La notevole dimensione dell’area, 8.600 mq, non impedisce gli architetti romani di rimanere coerenti coi i principi che da oltre dieci anni guidano la loro attività: il progetto architettonico è uno strumento di inclusione e coinvolgimento attivo della cittadinanza, un esperimento di collettività, un luogo per generare relazioni e nuove visioni per l’abitare.

La fase innovativa e sperimentale – che dà il nome all’intero processo – è quella del cantiere. Per Prossima Apertura, il sito di progetto non è un luogo esclusivo per operai e addetti ai lavori ma è uno spazio già aperto e accessibile, una proto-piazza in cui si coinvolge la cittadinanza nelle trasformazioni in corso. Parallelamente ai lavori, Orizzontale ha organizzato varie attività partecipate dagli abitanti: eventi, laboratori e visite guidate sono parti fondamentali del processo di rigenerazione urbana. Anche le soluzioni architettoniche della piazza seguono questo approccio aperto: la parte bassa dello spazio pubblico è un’area libera di 2.400 mq, pensata per accogliere gli eventi più vari e disegnata con una pavimentazione modulare di cemento industriale, che in futuro ammetterà nuove sovrascritture e mutazioni.

Alla quota della circolazione urbana, troviamo invece una struttura metallica regolare, pensata per ospitare una commistione di attività che facilità l’incontro tra generazioni diverse: gioco, sport e momenti di riposo. Anche questa è completamente smontabile e in futuro potrà essere modificata seguendo le future necessità degli abitanti della zona. Prossima Apertura è l’anello che mancava tra progettazione a breve e a lungo termine. Gli architetti di Orizzontale lo chiamano “progetto incrementale”: un processo multidisciplinare che integra l’attitudine e gli strumenti ormai consolidati del Tactical Urbanism nelle opere pubbliche.