Alla Biennale di Architettura di Orléans si parla di solitudine

Curata da Abdelkader Damani e Luca Galofaro, la seconda edizione della Biennale che aprirà settimana prossima riflette sulla nozione di solitudine e sulle sue manifestazioni nel mondo dell’architettura.

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Design earth, Act As if Our House Is on Fire, Act 2, 2019. Courtesy Design Earth

Biennale di Architettura di Orléans 2019 André Bloc, Totem, 1964. Collection Frac Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Griffin Enright Architects, Brentwood Blur, 2019. Courtesy of Griffin Enright Architects

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Zaha Hadid, The Hague Villas, Spiral House, 1991. Collection Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Driss Ouadahi, À ciel ouvert, 2016. Collection Frac Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Luigi Pellegrin, Desegni di fantasia, 1991. Collection du MAXXI

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Damjan Jovanovic, Platform Sandbox v.4, 2019. Screenshot Courtesy of Damjan Jovanovic

Biennale di Architettura di Orléans 2019 Susan Hefuna, Intersection, 2017. Courtesy Susan Hefuna

“Il dialogo tra una collezione di architettura, e l’architettura colta nel suo farsi”: questa è la specificità rispetto ad altri eventi analoghi della giovane Biennale di Architettura di Orléans, nelle parole dei suoi curatori Abdelkader Damani e Luca Galofaro. A Orléans, infatti, la Biennale nasce in stretta relazione con il FRAC Centre-Val de Loire, importante museo regionale di cui Damani è direttore, e che conserva la terza più grande collezione di architettura sperimentale al mondo. “Se la collezione produce la Biennale” proseguono i curatori “quest’ultima s’inserisce in un circolo virtuoso e fabbrica a sua volta la collezione”. La seconda edizione della Biennale, che aprirà al pubblico il prossimo 11 ottobre, è introdotta da un titolo certamente non scontato: I nostri anni di solitudine. Questa nozione “al tempo stesso temuta e desiderata” è il filo conduttore su cui riflettono tutte le mostre e le attività connesse alla Biennale, e in particolare i sei “paesaggi”, ossia le esposizioni principali organizzate dai curatori associati Nora Akawi, Hernan Diaz Alonso, Cornelia Escher, Frida Escobedo & iii, Pierre Frey e Davide Sacconi.

Günter Günschel, Schwimmendes Laboratorium zum Beobachten des Flusstiere (Floating Laboratory to Observe Fish), 1953

La tematica della solitudine è esplorata facendo dialogare il pensiero e le opere di grandi architetti del passato (tra cui il collettivo brasiliano Arquitetura Nova, Fernand Pouillon, Lina Bo Bardi e Günter Günschel, quest’ultimo “estratto” proprio dagli archivi del FRAC) con i contributi e le installazioni concepite ad hoc per la Biennale da progettisti ed artisti contemporanei (tra di loro Ila Bêka & Louise Lemoine, Santiago Borja, Lacaton & Vassal, Laure Tixier & Hervé Rousseau, TAKK, USINA_Ctah e Beniamino Servino). Distribuita ben al di là dei confini del FRAC, in numerosi luoghi strategici della città di Orléans (come la rue Jeanne d’Arc, l’asse ottocentesco che conduce alla celebre cattedrale cittadina), la Biennale può contare anche su alcune partnership d’eccezione, ad esempio con il Southern California Institute of Architecture (SCI-Arc) di Los Angeles, e con il MAXXI di Roma, che contribuisce all’evento con un sostanzioso prestito della sua collezione.

Ruy Klein, Notre-Dame de La Tourette, Los Angeles, 2019 Courtesy of Ruy Klein
Biennale di Architettura di Orléans 2019

Design earth, Act As if Our House Is on Fire, Act 2, 2019. Courtesy Design Earth

Biennale di Architettura di Orléans 2019

André Bloc, Totem, 1964. Collection Frac Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Griffin Enright Architects, Brentwood Blur, 2019. Courtesy of Griffin Enright Architects

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Zaha Hadid, The Hague Villas, Spiral House, 1991. Collection Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Driss Ouadahi, À ciel ouvert, 2016. Collection Frac Centre-Val de Loire

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Luigi Pellegrin, Desegni di fantasia, 1991. Collection du MAXXI

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Damjan Jovanovic, Platform Sandbox v.4, 2019. Screenshot Courtesy of Damjan Jovanovic

Biennale di Architettura di Orléans 2019

Susan Hefuna, Intersection, 2017. Courtesy Susan Hefuna