Promo testo stripe

Accostamenti linguistici: il nuovo polo di architettura e paesaggio della University of Toronto

NADAAA ha completato l’estensione di un polo universitario che crea un dialogo rispettoso tra un edificio in stile neogotico e il nuovo innesto contemporaneo.

Restaurare le preesistenze e accostare edifici dal carattere espressamente contemporaneo, combinando il vecchio e il nuovo con rispetto: questa è la strategia seguita dallo studio NADAAA a Toronto e spesso adottata dagli studi di architettura nei paesi occidentali per valorizzare il patrimonio costruito storico.

Lo studio con sede a Boston è stato incaricato dell’estensione della University of Toronto, per creare un nuovo polo dedicato a design, architettura e paesaggio.

NADAAA, University of Toronto – Daniels Building, Toronto, 2018
NADAAA, University of Toronto – Daniels Building, Toronto, 2018

L’edificio con cui si confrontano gli architetti è stato realizzato nel 1875 in stile neogotico e nel tempo ha cambiato diverse funzioni – scuola, ospedale militare, fabbrica di insulina – prima di diventare una struttura universitaria.

NADAAA sceglie conservativamente di riportare la struttura esistente al suo stato primordiale, valorizzandone materiali e dettagli originali. Qui possiamo trovare gli spazi più tranquilli e individuali come aule e uffici, oltre che una grande biblioteca. L’addizione di tre piani si accosta all’edificio a forma di U per creare una corte centrale più intima, e ospita le attività più dinamiche dell’università, quali spazi collettivi e laboratori.

“Il nuovo edificio è ampio e luminoso, con il soffitto iconico a capriate ampie vetrate. Queste portano la luce in profondità, fino alla sala principale posta al piano terra, che sorprende e delizia con pinne e bande dai colori carichi, creando un ambiente dinamico per grandi conferenze ed eventi”, raccontano i progettisti.

NADAAA, University of Toronto – Daniels Building, Toronto, 2018
NADAAA, University of Toronto – Daniels Building, Toronto, 2018

Che sia per rispetto o poco coraggio, a Toronto è stata adottato un approccio che separa nettamente le due parti, operando con delicatezza nei punti di contatto. Se guardiamo invece alla Cina, dove il patrimonio costruito è più recente, troviamo architetti lavorare con maggiore libertà, con approcci ibridi e meno vincolati ideologicamente.

Un’opportunità per vedere applicate strategie simili in occidente era stato l’incendio della cattedrale di Notre-Dame. Purtroppo, per evitare “pericolosi” meticci, il governo francese ha deciso di ricostruire la cattedrale di Notre-Dame com’era in precedenza. L’incidente ha però scatenato – finalmente – la fantasia di molti progettisti e riaperto un dibattito pubblico che speriamo possa rimanere vivace e portare alla realizzazione di approcci sperimentali e inconsueti.

Progetto:
University of Toronto, Daniels Building
Architetto:
NADAAA, Nader Tehrani & Katie Faulkner
Consulente restauro:
ERA Architects
Paesaggio:
Public Work
Superficie:
6,500 mq
Completamento:
2018

L’energia del domani nasce dalle idee di oggi

Enel proroga al 30 agosto 2025 la data per partecipare al contest internazionale “WinDesign”. Un’opportunità unica per immaginare il nuovo design delle turbine eoliche.

  • Informazione pubblicitaria

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram