Per questo è stato interessante studiare come ampliarlo senza cadere nel proseguimento o nella copia: era necessario un approccio radicalmente diverso. In sei mesi ha preso forma una scatola specchiata poggiata su una base nera.
Un passaggio trasparente tra questi due volumi sostituisce l’ingresso precedente dell’edificio.
L’estensione è collegata con lo spazio esistente solo fisicamente, ma anche visivamente. Decorando le finestre con una linea bianca, proprio come nell’ufficio originale, l’idea di collegamento viene veicolata all’interno di un concept che gioca con i contrasti. La natura semplice e ripetitiva della costruzione in legno in pino dell’Oregon contrasta con il solido volume principale in mattoni. Ma la potente facciata riflettente supera questi accenti differenti.
I dettagli raffinati sono necessari per permettere al volume di irradiare tranquillità e di fondersi con il paesaggio circostante. Il volume specchiato continua la realtà circostante di alberi e pendii. La leggera trama alveolare nel rivestimento in acciaio inox fa sì che scompaia nel nulla, come un fluido.
Notariaat 2.0, Continuous Landscape, Horebeke, Belgio
Tipologia: ufficio
Architetti: Atelier Vens Vanbelle
Fotografia: Tim Van de Velde
Completamento: 2015