La biblioteca di Villanueva – una cittadina
ai piedi della cordigliera andina nella
regione considerata il "corredor petrolero"
della Colombia – è una costruzione che non
si voleva sembrasse 'atterrata' come un corpo
alieno calato dall'alto: l'architettura intende
esprimere il radicamento in un territorio che
riconosce nella presenza di un'istituzione culturale
importante, quale una biblioteca, una
forma di emancipazione sociale oltre che un
segnale di identità urbana. I progettisti ci tengono
infatti a sottolineare che la biblioteca è
stata voluta dagli abitanti che ne hanno sostenuto
la richiesta con una decisa mobilitazione
attraverso assemblee e incontri pubblici.
È qui utile ricordare la vocazione al libro di
un'intera nazione espressa dal Plan Nacional
de Lectura y Bibliotecas – PNLB – voluto dalle
istituzioni pubbliche per far della Colombia "un
Paese di lettori". Il piano, oltre a consolidare la
rete di biblioteche delle aree urbane – di cui può
essere presa a simbolo la bellissima biblioteca
España di Giancarlo Mazzanti a Medellín – si
propone di estendere il servizio bibliotecario
alle zone rurali del paese inseguendo l'obiettivo
finale della "piena democratizzazione del libro".
Solo nel 2007 il PNLB ha raggiunto l'obiettivo
di oltre 750 biblioteche pubbliche.
A Villanueva, il progetto dell'architettura
segue un programma chiaro: l'architettura ha
la qualità monolitica di un volume semplice,
chiaramente riconoscibile e individuabile nel
corpo urbano. La pianta si costruisce nella
separazione netta tra dimensione pubblica e
privata: mentre il volume chiuso raccoglie le
attività legate alla dimensione intima della lettura,
le attività pubbliche sono trasferite sotto
una grande copertura di legni intrecciati che
funziona da piazza aperta sulla città.
Il volume semplice costruito di pietre
rimanda a un universo tecnologico semplice,
immediato, spontaneo, accessibile a tutti. Il
muro di pietre – tema ricorrente nell'universo
formale dell'architettura rurale – adotta
il linguaggio della costruzione basata su una
tecnologia elementare: infatti la biblioteca è
stata realizzata con materiali locali (le pietre e
i ciottoli del vicino fiume tenuti insieme da una
rete metallica piuttosto che da cemento e calcestruzzo)
ed è stata costruita grazie a un programma
di partecipazione messo in atto sotto la
stretta supervisione degli architetti: che hanno
così potuto consegnare la biblioteca direttamente
nelle mani della popolazione curando,
nel suo farsi, ogni fase della costruzione.
A library for Villanueva
Un'architettura per i libri partecipa al programma di emancipazione sociale del governo colombiano. Design Carlos Meza, Alejandro Piñol, Germán Ramírez Miguel Torres. Testo Francesca Picchi. Foto Nicolás Cabrera Andrade.
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- 17 dicembre 2008