Una spiaggia urbana per Palermo

Prende spunto dal P.S.1 di New York (che ogni anno incarica un giovane progettista di ripensare il suo cortile esterno), il workshop "Urban Beach in Palermo". La curatrice Cloe Piccoli, con l'artista Mario Airò, ha coinvolto gli studenti dell'Accademia di Belle Arti e della Facoltà di Architettura per ripensare piazza Papireto.

Prende spunto dal P.S.1 di New York (che ogni anno incarica un giovane progettista di ripensare il suo cortile esterno), il workshop "Urban Beach in Palermo". La curatrice Cloe Piccoli, con l'artista Mario Airò, ha coinvolto gli studenti dell'Accademia di Belle Arti e della Facoltà di Architettura per ripensare piazza Papireto.

Obiettivo: trasformare la centralissima piazza del capoluogo siciliano (almeno idealmente) in una "spiaggia urbana". In un luogo estivo di ritrovo e aggregazione ideale proseguimento della vicina Accademia. Una quarantina le proposte, a metà tra arte e architettura. Tra queste, il "tetto d'acqua" di Tommaso Abbate (sotto, a sinistra) e il gigantesco Shanghai in plastica colorata di Alessandro Cannella (sotto, a destra). E.S.

http://www.accademiadipalermo.it

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